La Panchina – Sporco sugo

di Pietro Greppi

L’abilità retorica di chi opera nella comunicazione commerciale è parte del mestiere ed è senza dubbio una qualità non solo apprezzabile, ma anche indispensabile, al punto che se questa mancasse allora il “comunicatore” dovrebbe pensare di cambiare attività.

Certo verrebbe pure da dire che certe qualità sembrano sprecate quando vengono esibite per “nobilitare l’innobilitabile”, ma tant’è, ho capito da tempo che fare i sottili in questo mondo è come parlare di fragole con panna a chi è allergico ad entrambe.

Proviamo comunque a fare un percorso laterale, per apprezzare quanto, queste abilità, consentano, a chi le detiene, di descrivere cose uguali da punti di vista diversi facendole apparire, appunto, diverse.

Facciamo solo un esempio per brevità: parliamo di un sugo in vasetto. Se sia buono non potremo saperlo fino a quando non lo assaggeremo, ma il comunicatore provetto è in grado di decantarcene le qualità al palato e all’olfatto, il legame con le antiche tradizioni e la capacità di mettere d’accordo tutti a tavola. Saprà suggerirci come il condire con quel sugo porterà alla nostra reputazione in cucina un forte impulso verso l’alto, restando impresso nella memoria dei nostri cari che ci perdoneranno qualunque altra carenza. Ci elencherà gli ingredienti inneggiando la selezione accurata, la particolare provenienza e gli ineguagliabili metodi di coltivazione. Accentuerà il risparmio di tempo che quel preparato saprà garantirci e non dimenticherà di suggerirci di fare anche “scarpetta” nel piatto per non perdere nemmeno un  grammo di quella delizia.

Poi il comunicatore provetto riceve un altro incarico da un cliente diverso: questa volta è un detersivo per piatti. E in un attimo ecco che il punto di vista cambia, ti viene chiesto di azzerare la memoria e quel sughetto nel piatto, che fino ad un attimo prima ti stavi gustando “pucciandoci” dentro anche il pane, diventa all’improvviso sporco assolutamente da combattere, un intruso nel piatto da eliminare con la nuova formula detergente pensata per azzerare la fastidiosa traccia di unto in favore di un gradevole profumo.

Cose così sono all’ordine del giorno per un creativo. Non lo trovate impressionante?

di Pietro Greppi – info@ad-just.it

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