Lo spot Boing fa…boom e lo Iap lo blocca

Di Federico Unnia

Federico Unnia

Lo spot del concorso Boing, rivolto a un pubblico di minori, nel quale si prospettava la possibilità di vincere premi semplicemente guardando il canale tv e cercando le icone dei propri beniamini, è stato bloccato dal Comitato di controllo in quanto non spiegava in modo chiaro e comprensibile ai giovani spettatori che si trattava di un’estrazione a sorte cui non potevano partecipare in prima persona

Il telecomunicato in questione era andato in onda nel mese di aprile ed è stato ritenuto  manifestamente contrario all’art. 11 – Bambini e adolescenti – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.

Il messaggio, per promuovere il canale televisivo tematico dedicato ai minori “Boing”, promuoveva la partecipazione a un concorso a premi che invitava il pubblico a guardare “con attenzione” il canale televisivo, dal 6 al 30 aprile, dal martedì al venerdì, nella fascia oraria 19-21, per riconoscere l’icona di un personaggio delle serie tv del canale, che doveva poi essere selezionata sul sito internet boingtv.it, partecipando così all’estrazione di un premio.

Secondo il Comitato di controllo, il messaggio si poneva in contrasto con l’art. 11 del Codice di autodisciplina in quanto non era soddisfatta la prevista cura particolare che deve essere riposta nelle comunicazioni che si rivolgono ai bambini e agli adolescenti o che possono essere da loro ricevute. Ciò in special modo ove la norma, un vero caposaldo del sistema di autodisciplina, stabilisce che tali messaggi non devono abusare della naturale credulità dei minori o della loro mancanza di esperienza.

Il concorso pubblicizzato, come da regolamento, si rivolgeva ad un pubblico di maggiorenni, anche perché la partecipazione all’estrazione dei premi in palio implica un’iscrizione sulla piattaforma digitale del canale televisivo e il rilascio di dati personali. Tuttavia, “il messaggio pubblicitario era  palesemente rivolto, anche per toni e colori, ad un pubblico di minori, cui per contro si prospetta la possibilità di vincere premi semplicemente guardando il canale tv e cercando le icone dei propri beniamini, non spiegando però che si trattava di un’estrazione a sorte cui non potranno partecipare in prima persona”.

Infine, secondo il Comitato, il messaggio non era conforme all’art. 11 del Codice anche sotto un diverso profilo dal momento che, seppure privo dell’invito all’acquisto di un prodotto in senso stretto, esortava i bambini con  espressioni quali  “Ricorda più giochi più possibilità hai di vincere” e “Gioca ogni giorno”. Chiaramente un invito pressante “a guardare il canale televisivo ogni giorno nel periodo e nella fascia oraria indicati, con ciò proponendo un comportamento diseducativo, oltre che illusorio, tenuto conto del meccanismo del concorso e le effettive condizioni sottese alla sua partecipazione”. Da qui il blocco.