È il Vinitaly più grande di sempre. Il 53° Salone internazionale dei vini e dei distillati, dopo un anno e 40 eventi promozionali e di formazione in Italia e all’estero, si prepara ad aprire con numeri in aumento, raggiungendo un traguardo storico per numero di espositori e superficie. La formula di Vinitaly – business in fiera, wine lover in città – sta registrando il gradimento delle aziende, confermato dal sold out degli spazi già nel mese di novembre 2018, nonostante un incremento della superficie netta espositiva disponibile. Con la riorganizzazione dei padiglioni F e 8, per la prima volta l’area netta venduta raggiunge i 100.000 metri quadrati, mentre sono oltre 130 i nuovi espositori diretti, a cui si aggiungono gli indiretti e i rappresentati, che portano il numero totale di aziende a quota 4.600 da 35 Nazioni e ad oltre 18 mila le etichette a catalogo (dati in aggiornamento). Lanciato in occasione del cinquantesimo, il progetto di separare nettamente la parte business con quella destinata al consumatore finale, ha portato il Salone Internazionale dei Vini e dei Distillati a gestire una graduale diminuzione del numero dei wine lover, per i quali è stato potenziato e arricchito di iniziative il fuori salone Vinitaly and the City (5-8 aprile – www. vinitalyandthecity.com).
Due le principali novità del 2019: l’Organic Hall e Vinitaly Design, pensate per dare ulteriore impulso al progetto di una sempre maggiore specializzazione in chiave commerciale della rassegna.
Organic Hall e Vinitaly Design. Il primo accoglie Vinitalybio, organizzato in collaborazione con Federbio e dedicato ai vini biologici, e la collettiva dell’associazione Vi.Te – Vignaioli e Territori, che da sette anni collabora con Veronafiere per rappresentare i vini artigianali. La nuova ubicazione di VinitalyBio e dei produttori artigianali ha liberato spazio per nuove aziende nella collettiva dei vignaioli indipendenti di Fivi (Pad. 8), in costante crescita anno su anno, oltre che per l’entrata di nuovi importanti espositori o per l’ampliamento degli stand di quelli già presenti. Vinitaly Design è invece il risultato di un’importante razionalizzazione che ha interessato Enolitech, sempre nel padiglione F. Al suo interno sono proposti tutti quei prodotti ed accessori che completano l’offerta legata alla promozione del vino, all’esperienza sensoriale e all’accoglienza: oggettistica per la degustazione e il servizio, arredi, packaging. La nuova iniziativa permette di mantenere all’interno di Enolitech unicamente le tecnologie e le attrezzature per la produzione di vino, olio di oliva e birra.
Digital. Per rafforzare il suo sistema a rete e il dialogo quotidiano con il mercato e i consumatori 365 giorni all’anno, Vinitaly punta anche sul Vinitaly Directory Official Catalogue & Business Guide, che da quest’anno prosegue nel progetto di ampliamento delle lingue (da tre a nove) – italiano, inglese, cinese – per arrivare a coprire anche francese, tedesco, spagnolo, russo, giapponese e portoghese – con l’obiettivo di facilitare la ricerca, durante tutto l’anno, di aziende e vini da parte dei buyer (32 mila quelli esteri nel 2018 da 143 nazioni, su un totale di 128 mila visitatori specializzati) e di altre categorie di professionisti, quali enologi, sommelier, horeca, che possono così preparare al meglio gli appuntamenti nel luogo fisico di incontro in fiera, ottimizzando tempi e investimenti. Uno strumento che si evolverà in una piattaforma per l’enoturismo, rivolta sia gli operatori professionali sia ai winelover. Questa è una delle novità di Vinitaly 2019, sempre più focalizzato sul business in modalità esperienziale, anche grazie all’utilizzo delle tecnologie più innovative. Saranno utilizzati infatti gli ultimi strumenti messi in campo attraverso la digital transformation su cui Veronafiere ha investito finora oltre 5 milioni di euro: dalla app dedicata alla directory, fino al debutto della geolocalizzazione nei padiglioni.
Incoming, buyer selezionati e invitati da 50 nazioni di 5 continenti. Alla digital transformation in chiave business si affianca un puntuale programma di incoming di operatori realizzato da Veronafiere-Vinitaly sia con la propria rete di delegati in 60 paesi, sia in collaborazione con ICE-Agenzia. L’obiettivo è di facilitare l’incontro a Verona tra la domanda e l’offerta internazionale negli stand e attraverso il servizio offerto di matching con le aziende per degustazioni nella logica del “Taste&Buy”. Per l’edizione 2019 sono stati selezionati specificatamente e invitati buyer da 50 paesi. Con i cinque continenti rappresentati si conferma duplice l’attenzione della rassegna veronese sia ai mercati storici, sia verso nuove aree dove il consumo di vino sta diventando sempre più una tendenza. Ai buyer è dedicata l’overture di OperaWine organizzata con WineSpectator sabato 6 aprile, alla vigilia di Vinitaly, che dà uno spaccato della migliore espressione enologica delle 20 regioni italiane. Quest’anno sono 103 le cantine selezionate dal magazine americano, delle quali 22 new entry assolute.
Outlook Vinitaly-Nomisma Wine Monitor. Focus su Asia e Italia. Per essere sempre più strumento in grado di supportare il business delle imprese del comparto, servono anche specifiche analisi come quelle di Vinitaly-Nomisma Wine Monitor sui principali mercati consolidati e sulle opportunità esistenti in molte aree, ancora poco presidiate e conosciute. L’obiettivo è di offrire un’analisi puntuale degli andamenti reali del mercato, capace di valorizzare punti di forza ed evidenziare aree di criticità e miglioramento, anche per orientare al meglio le politiche della promozione e le risorse a disposizione. Focus del 2019, oltre ad una overview aggiornata di quanto proposto lo scorso anno riguardo lo scenario mondiale, è il mercato emergente asiatico, di grande complessità e potenziale che viene analizzato sia nell’aggregato che attraverso alcuni mercati target: Hong Kong, Giappone, Cina e Corea del Sud. Fari puntati anche sull’Italia, che rimane uno dei principali mercati al mondo, attraverso una ricerca che aggiorna il valore dei consumi di vino ed esplora il consumer insight, con il dettaglio per aree geografiche, principali regioni e città.
Vinitaly – Gdo IRI. Mercato Italia e Germania. Sempre sul fronte delle ricerche, l’esame dell’andamento delle vendite nella GDO, con la ricerca di Vinitaly IRI-Infoscan, è un appuntamento classico nel calendario della rassegna. Quest’anno, oltre al mercato italiano con la sua suddivisione regionale, la ricerca analizza attraverso un focus specifico anche il posizionamento del vino tricolore sugli scaffali della grande distribuzione in Germania.