Sono oltre 37 mila le bambine che ogni giorno subiscono ogni sorta di violenza domestica, che va dalla riduzione in schiavitù attraverso la pratica dei matrimoni forzati, con la conseguenza di ripetute gravidanze precoci, alla compra-vendita dei loro corpi per alimentare il mercato della prostituzione, fino ad inenarrabili violenze e torture. Il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa), calcola che siano 13.5 milioni le ragazze che ogni anno nel mondo sono costrette a sposarsi prima dei 18 anni con uomini molto più vecchi di loro, un fenomeno in costante aumento soprattutto in paesi come Burkina Faso, Mali, Niger e Costa d’Avorio, dove alle bambine viene negata l’infanzia e ogni forma di libertà. Fino al 12 novembre, Amnesty International Italia avvia MAI PIÙ SPOSE BAMBINE, la campagna di sensibilizzazione e di raccolta fondi tramite numero solidale 45523, che sarà online dalle 00.01 di domenica 23 ottobre sul sito www.amnesty.it/sms .
L’obiettivo è quello di bandire la pratica dei matrimoni forzati nel mondo, prevenire e proteggere le bambine e le ragazze sopravvissute alle violenza, e garantire maggiore accesso ai servizi sanitari e alle scelte rispetto al proprio corpo. Amnesty International Italia intende così sensibilizzare l’opinione pubblica su questo fenomeno che si radica nella povertà, nella discriminazione e nell’arretratezza culturale; incrementare l’attenzione dei governi nei paesi in cui è presente questa pratica affinché sia bandita; favorire l’avvio di indagini imparziali, tempestive ed esaurienti su ogni denuncia di violazione dei diritti umani basata sulla discriminazione; contribuire a far sì che le bambine non subiscano decisioni riguardanti il loro corpo che siano causa di violazioni dei diritti umani e vivano la propria vita senza interferenze da parte di altri. Grazie ai fondi raccolti Amnesty International potrà inviare esperti sul campo e attivare le missioni di ricerca in quei paesi africani dove la pratica dei matrimoni precoci è ancora diffusa.
Con i dati e le testimonianze raccolte, Amnesty International stila rapporti che mettono in evidenza le violazioni dei diritti umani individuate e le richieste ai governi per porvi fine. I rapporti vengono pubblicati e messi a disposizione dei media così come delle sezioni di Amnesty International e dei suoi attivisti in tutto il mondo. Dopo il lancio di un rapporto, le sezioni di Amnesty International promuovono attività di sensibilizzazione, comunicazione, advocacy, lobby, mobilitazioni dei propri attivisti sui territori, educazione e formazione nelle scuole.