Italia Caput Mundi: Prodotti dal pensiero laterale: il rubinetto

Il rubinetto italiano è lungimiranza.

La leadership internazionale del settore italiano della rubinetteria e valvolame trova la sua forza in numerose imprese medie e medio-grandi di due importanti distretti industriali: quello piemontese del Lago d’Orta-Valsesia e quello bresciano del Lumezzane. Il distretto piemontese, in particolare, rappresenta il più grande polo mondiale di trasformazione dell’ottone, con un fatturato aggregato di quasi 2 miliardi e il 15% del mercato mondiale delle esportazioni. In generale, il settore italiano della rubinetteria è costituito da un tessuto produttivo che è riuscito a mantenere numeri consistenti nonostante la globalizzazione: un fatturato complessivo di oltre 4,2 miliardi di euro, per più del 60% legato alle esportazioni, con un totale di circa 15mila addetti. La crisi economica e la concorrenza cinese, incentrata su dumping e low-cost, ha penalizzato soprattutto i piccoli subfornitori, in particolare quelli che hanno trovato maggiori difficoltà nell’innovarsi. Ce l’hanno fatta, invece, quelli che hanno puntato su qualità, innovazione e flessibilità. Il settore si sta specializzando nella ricerca e sviluppo di prodotti ecosostenibili ed attenti al tema della salute, grazie a tecnologie che stanno portando all’eliminazione del piombo a al totale abbandono del nichel nel processo di cromatura. Queste caratteristiche, insieme al design e alla capacità di produrre molteplici varianti di ogni singolo prodotto, costituiscono importanti elementi di competitività nei confronti dell’agguerrita concorrenza cinese.

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