Sassoli de Bianchi (Utenti pubblicità associati): “Il 2013 si chiuderà con un calo del 13%”

Il presidente dell’Upa all’assembla annuale: “Dal Governo servirebbe una cura-shock, un credito fiscale per chi investe in pubblicità”

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Il mercato italiano della pubblicità chiuderà il 2013 con un calo compreso tra il 12 e il 13%. È la stima di Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’Upa (Utenti pubblicità associati). “I dati sono ancora preoccupanti per il primo semestre – ha detto a margine dell’assemblea annuale -, mentre il secondo semestre è migliore ma si tratta solo di un rimbalzo tecnico. Prevediamo di chiudere il 2013 con un calo complessivo, seppure in miglioramento, tra il 12 e il 13%. Oggi siamo a -18%”.

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Lorenzo Sassoli de Bianchi (Upa)

Secondo Sassoli, il calo è legato soprattutto al fatto che “le grandi multinazionali stanno spostando i loro investimenti dall’Italia ai mercati che giudicano più redditizi”. Per questo, secondo il presidente dell’Upa, il governo dovrebbe prescrivere una “cura choc, cioè un credito fiscale per le aziende che investono in pubblicità”.

Il presidente dell’Upa, inoltre, ha sollecitato il governo a impegnarsi per la diffusione della banda larga nei collegamenti telematici. “Siamo all’87esimo posto al mondo per velocità, sulle autostrade informatiche non siamo nel terzo ma nel quarto mondo – ha osservato – Eppure, ci sono fondi fermi da anni. Bisogna utilizzarli per non perdere competitività e per dare una spinta al Pil del Paese”.

Sassoli de Bianchi, infine, si è soffermato anche sulla Rai: “Deve restare pubblica e va conferita a una fondazione. Devono rimanere tre reti generaliste e dovrebbero essere senza pubblicità, il che giustificherebbe il canone che dovrebbe essere abbinato alla bolletta elettrica”.