Se per i Tg italiani il gatto obeso è più importante della fame nel mondo

I dati (imbarazzanti) dell’Osservatorio di Pavia presentati a Roma da Medici senza Frontiere. In un anno dimezzate le news sulle crisi umanitarie

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Ecco, magari non ditelo a Beppe Grillo che già un giorno sì e l’altro pure inveisce contro i giornalisti italiani. Ma sappiate che, nel Bel Paese, attira di piu’ la storia di un gatto obeso della fame nel mondo: le notizie sulle crisi umanitarie all’interno dei tg italiani, da sempre trascurate, sono ulteriormente diminuite nell’ultimo anno. Di fatto dimezzate: se nel 2011 rappresentavano il 10% del totale delle news, nel 2012 sono piombate al 4%.

tgI motivi del calo? Crisi economica, politica, ma anche l’assenza di grandi drammi internazionali. Questi i dati elaborati negli ultimi sei anni dall’Osservatorio di Pavia e presentati oggi a Roma da ‘Medici senza frontiere’ (Msf), in occasione dell’incontro intitolato ‘Le crisi umanitarie dimenticate dai media nel 2012, 9° Rapporto di Msf’, patrocinato dalla Federazione Nazionale della stampa italiana (Fnsi).

Lo scenario generale delle notizie nei tg del 2012 e’ caratterizzato da una maggiore attenzione alla crisi economica in Italia e in Europa e di conseguenza alla politica, tanto da ridimensionare anche le soft news (curiosita’, gossip, costume).

Tuttavia, la pagina di curiosita’ e costume, seppure in diminuzione, occupa il 6% del totale delle notizie. Se le crisi umanitarie trovano sempre meno spazio, la fine del mondo profetizzata dai Maya ha invece meritato 30 notizie nell’anno in esame. La classica emergenza freddo, con l’arrivo dei malanni di stagione, 39 notizie. E il gatto obeso, la storia del serpente Betty e la scimmia disabile ricevono piu’ attenzione (70 notizie in un anno) rispetto alle news sulla malnutrizione (11), sull’Hiv (7 notizie) e sulle malattie tropicali (0). Le prime sono vere e proprie curiosita’ che invece trovano poco o zero spazio nei tg degli altri Paesi europei.

In Europa, il criterio di valutazione delle notizie sembra infatti essere diverso. Dal confronto con i notiziari di Francia, Germania, Gran Bretagna e Spagna emerge la maggiore attenzione che i tg di questi Paesi dedicano alle crisi umanitarie internazionali rispetto a quelli italiani.

Differenze anche sulle modalita’ di narrazione delle news. Molti servizi dedicati alle aree e/o agli eventi di crisi umanitarie negli altri Paesi europei sono infatti dei veri e propri reportage di approfondimento, in cui si pongono all’attenzione del pubblico frame conoscitivi di inquadramento della crisi umanitaria nell’area geo-politica di riferimento o di cronaca storica circa l’evoluzione di quella stessa crisi umanitaria nel corso del tempo.