Borsa e finanza

Draghi nominato alla presidenza della Bce, per Bini Smaghi si apre la porta di Palazzo Kock
Mario Draghi è stato ufficialmente nominato alla presidenza della Banca centrale europea. Il governatore di Bankitalia e presidente del Financial Stability Board subentrerà al francese Jean-Claude Trichet sulla poltrona più alta dell’Eurotower, ufficialmente a inizio novembre. L’accordo sulla nomina è stato trovato all’interno del Consiglio europeo dopo che Lorenzo Bini Smaghi, attuale membro del board della banca centrale europea, ha assicurato al premier trtansalpino Nikolas Sarkozy, le proprie dimissioni entro l’anno.

Berlusconi: banche italiane ben capitalizzate, situazione Grecia non paragonabile ad Italia
Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, durante la conferenza stampa finale del Consiglio Ue ha dichiarato di non essere assolutamente preoccupato per la situazione delle banche italiane. Il premier ha aggiunto che le banche sono capitalizzate a dovere dopo le ultime ricapitalizzazioni. Secondo Berlusconi, inoltre, la situazione della Grecia non è assolutamente paragonabile a quella italiana.

Crisi Grecia: ok da Ue-Fmi-Bce al piano di austerity. Adesso la parola spetta al Parlamento greco
L’evoluzione della questione greca rimane sempre in primo piano in Europa. Secondo quanto riportato dalle principali agenzie internazionali il Paese ellenico avrebbe raggiunto un’intesa di massima con la Commissione europea, Fondo monetario internazionale (Fmi), e Banca centrale europea sul piano di austerity. Non solo. Circola la voce (l’ufficializzazione non c’è ancora) che i vertici dell’Unione Europea, riuniti ancora a Bruxelles, avrebbero raggiunto un accordo per il nuovo piano di aiuti alla Grecia. Insomma se Atene rispetterà i patti, i Paesi hanno già fatto intendere di essere disposti a concedere la quinta tranche da 12 miliardi di euro e anche la formulazione di un nuovo piano. Adesso, dunque la palla passa nuovamente al Parlamento greco.

Mezzogiorno di panico in Borsa, impazziscono le banche. Record spread Btp/Bund
Chiamatelo mezzogiorno di fuoco. Ora di paura. Mercato in altalena. Mercato impazzito. Ancora nessuno però è riuscito a spiegare cosa sia successo venerdì a Piazza Affari dalle 12.00 alle 13.00, quando nel giro di pochi secondi i titoli del comparto bancario sono improvvisamente crollati per poi riprendersi con cali più contenuti. Emblematico il caso di Unicredit, rimasta sospesa per circa mezz’ora mostrando un ribasso teorico di oltre 8 punti percentuali. La sospensione alle contrattazioni è scattata anche per Intesa SanPaolo, arrivata a -7%, Monte dei Paschi e Popolare di Milano. Nel frattempo il differenziale di rendimento tra il Btp italiano a dieci anni e il suo corrispettivo tedesco (Bund) ha toccato il nuovo record dall’introduzione dell’euro a 210 punti base. Ma per, ora, nessuno è riuscito a capire cosa sia successo nel mezzogiorno di fuoco di Piazza Affari.

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