(MF-DJ) – Nel 2011 l’utenza complessiva della televisione resta invariata al 97,4% della popolazione. L’utenza della tv digitale è aumentata di oltre 48 punti percentuali tra il 2009 e il 2011 arrivando al 76,4% della popolazione, a scapito della tv analogica (-27,1%), mentre la tv satellitare è stabile al 35,2% degli italiani. La web-tv aumenta l’utenza di 2,6 punti nell’ultimo biennio salendo al 17,8%, mentre la mobile tv è di nicchia (0,9%). E’ la fotografia che scatta il 45° Rapporto Censis sulla situazione sociale italiana, da cui emerge la crescita dei palinsesti ‘fai da te’, soprattutto fra i giovani. Inoltre, se l’ascolto della radio è stabile, si conferma il periodo di grave crisi della carta stampata: i quotidiani a pagamento (47,8% di utenza) perdono il 7% di lettori tra 2009 e 2011 (addirittura -19,2% rispetto al 2007), la free press cresce di poco (+1,8%) e resistono i periodici e le testate online. Per quanto riguarda l’uso del telefono cellulare, il Censis rileva una flessione (-5,5% tra 2009 e 2011), complice la crisi. Inoltre è in atto una migrazione dagli apparecchi basic (-8%) agli smartphone (+3,3%).
Cresce poi l’utenza del web, che nel 2011 supera la fatidica soglia del 50% della popolazione italiana (al 53,1%) con l’ 87,4% dei giovani e il 15,1% degli anziani. E’ boom dei social network: il 31% degli italiani è coinvolto, sono 16 milioni gli utenti di Facebook, 6 milioni utilizzano Skype (1,6 mln ogni giorno), 1,1 milioni è su Twitter. Tuttavia, per quanto riguarda la copertura Internet, l’Italia è molto lontana dagli obiettivi previsti dall’agenda europea: l’Adsl copre appena il 61% del territorio nazionale. Solo il Lazio (con una copertura del 75,9%), la Campania (72%), la Liguria (69,5%), la Puglia (62,6%) e la Sicilia (61,9%), superano tale soglia. L’Italia è al 21° posto in Ue per diffusione dell’accesso a Internet e per qualità della connessione.