La Nazionale sulla Rai, scoppia la grana per i diritti delle partite

Nell’anno dei Mondiali brasiliani, il Pd in Commissione Vigilanza contro l’esborso di 200 milioni

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”Bene fa la Rai a non voler spendere i 200 milioni richiesti dalla Creative Artist Agency per l’acquisto dei diritti della Nazionale italiana”. Con questa frase di Michele Anzaldi, deputato del Partito Democratico e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, si apre ufficialmente, nell’anno dei Mondiali brasiliani, la guerra del calcio nazionale in tv.

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”Se da un lato sarebbe davvero assurdo – spiega Anzaldi – pagare una cifra cosi’ elevata che non tiene conto del nuovo andamento del mercato pubblicitario, dall’altro e’ inconcepibile che d’ora in avanti le partite di calcio della nostra nazionale di calcio non vengano piu’ trasmesse dalla televisione di Stato”.

”Negli ultimi sessant’anni – aggiunge ancora Anzaldi – gli italiani si sono uniti davanti al televisore per assistere alle partite della loro squadra sui canali della tv nazionale e sarebbe grave se il servizio pubblico fosse tagliato fuori dalle trattative per motivi economici. Il Governo si attivi affinche’ Rai non debba privarsi di uno dei principali motori di aggregazione sociale e nazionale”.