Su Focus sabato 18 novembre la diretta del lancio di Starship, il mega-razzo di SpaceX

Dopo il rinvio di un giorno, per «sostituire una delle alette che permettono le manovre del razzo durante la discesa a Terra» (come scritto da Elon Musk, su X), sabato 18 novembre, dalle ore 13.45, su Focus spazio alla diretta del nuovo, attesissimo lancio di Starship. L’evento astronautico – che la rete diretta da Marco Costa riproporrà la sera, alle ore 23.00 – è il più importante del 2023.

Lo speciale che ne documenta ogni fase è condotto dal giornalista e divulgatore Luigi Bignami, insieme a numerosi esperti presenti in studio o in collegamento. Il live racconta il lancio del razzo da Boca Chica, in Texas, il volo orbitale e l’ammaraggio nel Pacifico, al largo delle Hawaii.

Durante lo speciale, oltre a seguire e commentare il test, si parlerà di ingegneria aerospaziale, mostrando tutti i correttivi apportati al razzo dopo il test di aprile; e poi di astronomia, dando conto delle recenti scoperte su Marte, delle due missioni, la giapponese e l’americana, che hanno riportato frammenti di asteroidi sulla Terra e, soprattutto, delle prime, sorprendenti immagini cosmiche regalateci dal telescopio spaziale Euclid (ne hanno parlato tutti, ma che cosa significano realmente?). 

Filippo Maggi, docente del Politecnico di Milano, esperto di propulsione spaziale. Illustrerà le ragioni per cui la Starship nel precedente tentativo di test è esplosa; mostrerà le modifiche tecniche apportate al razzo vettore (il Falcon Heavy) e alla navetta (la Starship vera e propria). Spiegherà le differenze più significative tra le tecnologie utilizzate dalla Starship e quelle di SLS/Artemis.

Antonio Lo Campo, giornalista scientifico e divulgatore. Ha recentemente scritto un saggio dedicato al ritorno dell’uomo sulla Luna. Commenterà la metodologia a oggi messa a punto per riportare un equipaggio umano sulla superficie lunare; una metodologia complessa, che prevede l’interazione tra SLS e Starship, ma che potrebbe subire modifiche con l’inserimento di un terzo attore: Blue Origin.

Angelo Landolfi, Tenente Colonnello dell’Aeronautica Militare, che a giugno ha volato con Virgin Galactic nella missione Virtute-1.

Pantaleone Carlucci, ingegnere del CNR, che a giugno ha volato con Virgin Galactic nella missione Virtute-1.

Alfredo Pietrolucci, Colonnello Aeronautica Militare, che a giugno ha volato con Virgin Galactic nella missione Virtute-1

Insieme ricorderanno la missione e illustreranno gli importanti esperimenti scientifici che ha permesso di compiere. E anticiperanno il nuovo appuntamento di Aeronautica Militare con lo spazio: la missione Ax-3 che porterà il Colonnello Walter Villadei a bordo della ISS all’inizio del prossimo anno.

Cesare Guaita, biochimico e planetologo. Parlerà delle recenti scoperte avvenute su Marte, grazie ai rover Perseverance e Curiosity, e all’elicottero Ingenuity. E parlerà anche della missione spaziale della sonda Osiris Rex sull’asteroide Bennu, e delle opportunità conoscitive che il rientro della sonda con i campioni di asteroide aprirà presto.

Simone Iovenitti, astrofisico INAF Brera/Merate, parlerà dei risultati già ottenuti dal JWST e dalle prospettive conoscitive offerte da Euclid, le cui prime immagini hanno già elettrizzato la comunità scientifica.

Se tutto andrà per il meglio, la via di SpaceX verso Marte sarà spianata: i test successivi porterebbe Starship in orbita lunare, per poi coinvolgere anche gli astronauti. 

Una conquista possibile, grazie alle tecnologie di Starship: è il mezzo spaziale più potente e il più alto mai costruito dall’uomo (121mt di altezza; 9mt di diametro; 100-150tn di capacità di stoccaggio); è composto da razzo e navicella; è completamente riciclabile e riutilizzabile, così da abbattere tempi e costi dei viaggi interplanetari.