Sempre più top manager sono attivi sulle piattaforme social. È quanto rileva l’aggiornamento di maggio 2023 dell’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager, che monitora la presenza e l’attività social di oltre 150 executive attivi in Italia.
Tra i principali risultati dell’analisi:
· Rispetto alla rilevazione di gennaio 2023, la percentuale di top manager presenti su almeno una delle tre piattaforme social prese in esame è rimasta stabile (75%), mentre è diminuita di un punto nel corso dell’ultimo anno. Aumenta dell’8% il numero di top manager che producono attivamente contenuti e si riduce di 2 punti la percentuale dei profili inattivi (26%). Il numero degli executive che si limitano a reagire ai contenuti altrui diminuisce invece di un decimo (20%).
· LinkedIn è la piattaforma che presenta il maggior numero di profili dei top manager (52,6%). Seguono Twitter (27,8%) e Instagram (19,6%). Il social professionale è inoltre il canale principale per il 77% dei manager attivi su almeno una delle piattaforme incluse nell’analisi.
· LinkedIn continua la sua crescita. Il seguito dei manager in Top20 è infatti aumentato del 16,3%, con picchi individuali del 46%. I primi 20 manager per follower su Instagram vedono invece un’espansione quadrimestrale più contenuta (+3,7%) e Twitter inverte la propria tendenza in contrazione registrata a gennaio 2023 con un lieve incremento dello 0,5%.
· La maggior parte dei top manager pubblica e condivide su LinkedIn contenuti legati alle rispettive aziende. Twitter è utilizzato più liberamente e presenta anche opinioni personali su svariati argomenti, anche di attualità e politica. Instagram è invece il social sul quale gli executive adottano un approccio più personale, attraverso la condivisione di immagini e video ritraenti anche attimi della loro vita privata.
· In questa edizione, il report si arricchisce di un’analisi dedicata a Wikipedia. Il canale rappresenta infatti, spesso, il primo touchpoint tra il top manager e i suoi stakeholder: chi cerca informazioni sulla persona si imbatte come primo o secondo risultato proprio nella pagina Wiki, quando è presente, e il suo contenuto influenza in modo rilevante la percezione. Wikipedia, per il suo carattere enciclopedico, è infatti percepita come canale autorevole e veritiero, anche se i contenuti presenti al suo interno sono sempre frutto di moderazione e scelte editoriali da parte della community. È dunque fondamentale studiarla per capire quale sia l’impatto sulla reputazione personale e professionale.
“Lo studio dei dati sulla comunicazione delle personalità pubbliche e dei brand, condotto in questi anni, ci ha portato a sviluppare una teoria sul rischio di information overload, che nei social più che in altri canali, è dietro l’angolo, data la loro caratteristica immediatezza – spiega Andrea Barchiesi, Founder e CEO di Reputation Manager -. La curva tipica è a ‘vasca da bagno rovesciata’, con ‘efficacia’ in ordinata e in ascissa la ‘frequenza’ di comunicazione. In pratica, vi sono tre zone così disegnate, la prima a bassa frequenza non serve a molto ed è la fase fredda. Dare un numero è poco utile poiché dipende dal canale e dalla materia. Sull’ornitologia un post a settimana è tanto, sulla cronaca è troppo poco. La fase due è una curva di buona efficacia e stabilità (sarebbe il fondo della vasca rovesciata). Qui si ottengono ottimi risultati in un range di frequenza. La terza fase è il surriscaldamento, ovvero l’efficacia crolla in modo ripido al crescere della frequenza. In politica è molto chiaro, Salvini, Calenda e altri sono spesso nell’area di surriscaldamento. Ogni post consuma il precedente e avviene anche una sorta di effetto stanchezza. Questa curva va adattata ad ogni canale. Il mio consiglio è: posizionatevi in fase due bassa”.
Distribuzione social
Degli oltre 150 manager inclusi nell’analisi, il 75% è presente sui social con almeno un profilo personale e, degli executive presenti, il 50% presidia più di una piattaforma. Ai manager che hanno una presenza social, infatti, sono riconducibili oltre 190 account, così distribuiti sulle tre piattaforme prese in esame: LinkedIn (52,6%), Twitter (27,8%) e Instagram (19,6%).
Dei manager analizzati a maggio 2023 dall’osservatorio Social Top Manager, il 67% risulta presente e attivo su almeno una piattaforma social. Degli executive attivi, inoltre, il 77% preferisce utilizzare LinkedIn come canale di comunicazione social principale, il 20% Instagram e solo il 3% Twitter, nonostante il numero complessivo di account sul social di Musk sia superiore a quello dei profili Instagram analizzati.
LinkedIn: innovazione e sostenibilità, con uno sguardo alle nuove tecnologie
LinkedIn assume un ruolo centrale nella comunicazione digitale dei top manager anche nel quadrimestre appena conclusosi. Tra gli executive presenti e attivi su una o più piattaforme, infatti, il social professionale risulta quello maggiormente utilizzato il 77% delle volte.
Reputation Manager ha aggiornato la propria analisi sulla comunicazione LinkedIn dei top manager all’inizio di maggio 2023. Negli ultimi quattro mesi, innovazione e sostenibilità continuano ad attrarre la maggiore attenzione, con un focus sulla transizione energetica e sull’occupazione. Si fa strada, inoltre, il tema dell’intelligenza artificiale, incluso nelle riflessioni degli utenti.
Presenti anche contenuti più motivazionali sulla leadership, i successi aziendali e il mondo del lavoro, oltre che opinioni sulla situazione economica che caratterizza il periodo storico che stiamo vivendo.
La Top20 degli executive più seguiti su LinkedIn è cresciuta, in termini di follower, a un tasso medio del 16,3% nell’ultimo quadrimestre (rispetto al +21,6% registrato in quello precedente). Anche se il tasso di crescita del pubblico LinkedIn dei top manager è diminuito rispetto al precedente quadrimestre, la piattaforma continua a essere centrale per le strategie comunicative degli executive.
Ancora primo l’amministratore delegato di Lamborghini, Stephan Winkelmann. Con oltre 215 mila follower e una crescita quadrimestrale del 31%, il top manager conferma un’espansione sostenuta del proprio seguito. Tra i contenuti che hanno generato maggiore interesse tra i suoi follower, il lancio della nuova Lamborghini Revuelto, la prima “supersportiva” V12 plug-in hybrid HPEV della casa automobilistica, e un post pubblicato in occasione del 60esimo anniversario della fondazione di Lamborghini.
Il settore Automotive continua a essere rappresentato anche in seconda posizione. L’Ad di Renault, Luca de Meo (136,54 mila follower, +14%), conferma infatti il suo argento. L’executive ha dedicato spazio sulla piattaforma a diversi eventi, a collaborazioni, al tema dell’innovazione e al ricevimento della Legion D’Onore, onorificenza che non ha mancato di condividere, nel suo post su LinkedIn, con l’intera azienda da lui guidata.
Medaglia di bronzo difesa dall’Ad di Technogym, Nerio Alessandri (109,51 mila, in crescita del 19%), il quale, tra gennaio e inizio maggio, ha dedicato diversi post ai temi del benessere e della salute e a eventi organizzati da Technogym o a cui ha partecipato. Tra questi, il FIBO Global Fitness a Colonia e il Salone del Mobile di Milano.
Un’espansione del 24% per il pubblico LinkedIn di Cristina Scocchia di Illycaffè, la quale nell’ultima rilevazione di maggio conta oltre 85 mila follower. La top manager pubblica saltuariamente suoi contenuti, ma quando lo fa riesce a generare un interesse consistente nel suo pubblico social. Leadership, riflessioni sui diritti delle donne e attenzione per il sociale caratterizzano il suo profilo sulla piattaforma professionale.
Continua la sua ascesa l’Ad di Dallara, Andrea Pontremoli, che sale in quinta posizione per numero di follower con quasi 59 mila seguaci. Entrato in Top10 nella rilevazione di settembre 2022 e salito in settima posizione a gennaio 2023, il top manager prosegue la sua scalata (+21% in quattro mesi) avvicinandosi al podio. Molte condivisioni di contenuti legati al settore automobilistico, imprenditoriale e accademico caratterizzano l’attività dell’executive sul social.
Segue Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, che mantiene la sesta posizione guadagnando un migliaio di follower negli ultimi mesi (55 mila). L’executive si sofferma sul tema energetico e condivide svariati post relativi all’azienda da lui guidata. Sostenibilità e innovazione dominano il suo account LinkedIn.
Settimo Alessandro Benetton, con 50,62 mila follower. Il presidente di Edizione ha continuato, negli ultimi quattro mesi, la sua rubrica “Un caffè con Alessandro” e ha condiviso una serie di contenuti originali. Riflessioni sul mondo del lavoro e su svariati temi – tra cui anche l’intelligenza artificiale – sono così al centro dei video che lo vedono parlare direttamente al pubblico con cadenza settimanale, intervallati da interviste e aggiornamenti imprenditoriali.
Corrado Passera, ottavo, guadagna terreno in termini di posizionamento, con quasi 48 mila follower (+2%). L’Ad di Illimity tratta principalmente di imprese, tecnologia e innovazione. Negli ultimi mesi, ha continuato a condividere proprie interviste – una fra tutte quella con Fedez – e ha dedicato spazio al Bilancio di Sostenibilità adottato dal Gruppo di cui è alla guida.
Segue a poca distanza Francesco Pugliese di Conad, che raggiunge quota 47,38 mila follower, aumentati di un quinto rispetto alla rilevazione di gennaio 2023. Il top manager entra così nella Top10, guadagnando tre posizioni. Tanti articoli su svariati argomenti riempiono il suo profilo LinkedIn, da un’analisi relativa all’aumento del prezzo dell’olio d’oliva a causa della siccità alla crescita del rischio di fallimenti nel settore alimentare, dall’inquinamento all’occupazione femminile. Un filo conduttore è rappresentato dalle tematiche ESG.
In chiusura della Top10 troviamo ancora Claudio Descalzi, con 46,63 mila follower. Il CEO di Eni ha trattato, negli ultimi quattro mesi, delle iniziative e collaborazioni attivate con Paesi esteri – tra cui il Congo –, della fusione nucleare e del 70esimo anniversario della fondazione di Eni.
Le altre 10 posizioni della classifica sono occupate da (dati aggiornati a inizio maggio 2023):
11. Elena Goitini (30,23 mila)
BNL BNP Paribas – Finance
12. Philippe Donnet (28,75 mila)
Assicurazioni Generali – Finance
13. Silvia Candiani (26,27 mila)
Microsoft Italia – Tech
14. Andrea Orcel (24,57 mila)
Unicredit – Finance
15. Remo Ruffini (21,41 mila)
Moncler – Fashion&Beauty
16. Pierroberto Folgiero (21,31 mila)
Fincantieri – Industria
17. Pietro Labriola (21,29 mila)
Tim – Media e Telco
18. Gian Maria Mossa (19,04 mila)
Banca Generali – Finance
19. Maximo Ibarra (18,20 mila)
Engineering – Consulting & Services
20. Stefano Venier (18,18 mila)
Snam – Energy
La Top3 LinkedIn
Reputation Manager ha sviluppato un modello di valutazione dei profili LinkedIn. Uno strumento che valuta la struttura e l’attività dei profili, con una particolare attenzione all’aspetto delle ottimizzazioni (tecniche e strategiche) e all’attività social del manager (frequenza di pubblicazione, content curation, interattività con la rete e non solo). Queste considerazioni confluiscono in un punteggio (0-100) che permette di valutare le scelte e le strategie di comunicazione dei singoli executive.
Tra i manager con il maggior numero di follower, in prima posizione per ottimizzazione del profilo troviamo Luca De Meo, con 86 punti su 100 (+7 rispetto all’ultima analisi di gennaio 2023). L’amministratore delegato di Renault (che conta quasi137 milafollower), pubblica contenuti ben strutturati e adatti a LinkedIn. Tra i post, anche articoli originali creati direttamente sulla piattaforma professionale. L’executive utilizza anche la sezione “In primo piano” e interagisce con altri utenti condividendone i contenuti. Il post che ha generato il maggiore engagement, come anticipato nel precedente paragrafo, è quello relativo al conferimento dell’onorificenza della Legion D’Onore.
Scende in seconda posizione l’amministratore delegato di Lamborghini, Stephan Winkelmann, che però guadagna un punto, raggiungendo quota 80,1/100. Il top manager conta 215 milafollower, che sono portati a seguirlo e a interagire con i contenuti da lui proposti anche per via di una frequenza di pubblicazione ottimale: frequente, ma non eccessiva. Il profilo di Winkelmann è arricchito dall’inclusione nei post di link informativi e utili all’approfondimento delle tematiche trattate e riporta, tra le informazioni di contatto, anche i link dei siti aziendali. Un elemento che lo associa immediatamente all’azienda da lui guidata. Il contenuto con il numero più alto di reazioni nell’ultimo quadrimestre è stato quello dedicato al lancio della nuova Lamborghini Revuelto, la prima “supersportiva” V12 plug-in hybrid HPEV della casa automobilistica.
Cristina Scocchia di Illycaffè, che conta nell’ultima rilevazione più di 85 mila follower, ottiene invece un punteggio pari a 67,5. Negli ultimi quattro mesi, la top manager, pur non pubblicando settimanalmente, ha generato un numero consistente di reazioni con contenuti originali di interesse per i suoi follower. A stimolare il più alto engagement è stato, in particolare, un post sulla Giornata internazionale dei diritti della donna: “L’empowerment femminile passa attraverso il rafforzamento della consapevolezza delle proprie capacità e aspirazioni – si legge –. Passa attraverso l’impegno, lo studio, l’autorevolezza che si conquista con i risultati sul campo, quando abbiamo la possibilità di scendere in campo. Passa attraverso l’abbattimento delle barriere culturali che portano a etichettare alcuni lavori e alcuni tratti caratteriali come ‘da uomo’ e altri ‘da donna’”.
Il pubblico dei top manager su Twitter torna a crescere
L’analisi di Reputation Manager riguarda anche l’attività dei top manager su Twitter. Negli ultimi mesi (gennaio-maggio 2023), in particolare, il pubblico dei 20 executive più seguiti sulla piattaforma di Elon Musk torna a crescere – seppur lievemente – invertendo la tendenza registrata a gennaio. Da un calo dello 0,5%, si passa infatti a una situazione speculare, con un incremento di mezzo punto percentuale.
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, continua a occupare il primo gradino della Top20 su Twitter, distanziando tutti con oltre 733 mila follower. Nel periodo in analisi (gennaio-maggio 2023), il manager ha continuato a focalizzare la propria comunicazione sulla squadra, includendo in molti tweet la frase “Forza Napoli sempre”, un magnete di reazioni per il pubblico di tifosi. Diversi messaggi, infine, continuano a essere rivolti a personaggi noti venuti a mancare nell’ultimo periodo; tra questi, anche Maurizio Costanzo, cui De Laurentiis ha dedicato un pensiero.
Ancora secondo, con quasi 198 mila follower a inizio maggio, Lapo Elkann. Il fondatore e presidente di Italia Independent Group vede un following in espansione (+7% in quattro mesi). I contenuti pubblicati spaziano dallo sport a riflessioni sulla vita, da immagini naturali a pensieri dedicati ad amici e parenti scomparsi.
Il bronzo, in un podio particolarmente distanziato, va a una new entry in Top20, Giovanni Malagò, presidente del Coni, il quale conta 26,55 mila follower. Il suo profilo Twitter è quasi interamente focalizzato sul tema sportivo, con messaggi di congratulazioni, immagini di eventi cui ha partecipato e fotografie di competizioni di particolare rilievo. Spazio anche per i riconoscimenti ricevuti.
Francesco Pugliese (12,77 mila) si riconferma in quarta posizione tra i top manager più seguiti su Twitter. L’Ad di Conad pubblica molti articoli su svariati temi di attualità. Sviluppo economico, agricoltura, Made in Italy e sostenibilità sono elementi ricorrenti nella sua comunicazione social. Il top manager è seguito da vicino nel ranking da Elisabetta Franchi (12,73 mila), che pubblica – sporadicamente – contenuti relativi all’omonimo brand.
Nerio Alessandri ha pubblicato un solo tweet nel periodo in esame (gennaio-maggio 2023), un elemento che ha contribuito a una leggera contrazione del suo seguito. Con quasi 8 mila follower, il fondatore di Technogym mantiene però il proprio posizionamento in Top20, al sesto posto. Seguono, con un numero di follower sostanzialmente invariato, ma in ascesa all’interno della classifica per follower su Twitter, Alessandro Benetton (5,69 mila) e Benedetto Levi (5,24 mila). Il presidente di Edizione ha condiviso sul social di Musk la propria rubrica “Un caffè con Alessandro”, contenuto pubblicato settimanalmente su LinkedIn e Instagram, ma anche un’immagine del suo incontro con Roberto Mancini e l’annuncio della nuova sede di 21 Invest a Treviso. L’Ad di Iliad condivide invece contenuti – anche valoriali – legati all’azienda da lui guidata, interviste e annunci di partnership e ha dedicato spazio alla terza edizione dell’Iliad College, percorso di formazione pensato per venditori e addetti al customer care.
A chiudere la Top10 sono Enrico Cereda di IBM (4,93 mila follower) e Renzo Rosso di OTB (4,89 mila). Il primo, negli ultimi quattro mesi, ha optato per una presenza reattiva, con condivisioni e like riservati a contenuti perlopiù calcistici. Il secondo ha invece pubblicato notizie aziendali, articoli sulla propria figura e incontri in ambito accademico, oltre che un pensiero per l’attore Jeremy Renner, che è stato recentemente coinvolto in un incidente e al quale il top manager ha augurato una pronta guarigione.
Le altre 10 posizioni della classifica sono occupate da (dati aggiornati a inizio maggio 2023):
11. Silvia Candiani (3,85 mila)
Microsoft Italia – Tech
12. Marcello Cattani (3,21 mila)
Sanofi – Pharma
13. Marco Sesana (3,20 mila)
Generali Italia – Finance
14. Matteo Lunelli (2,73 mila)
Cantine Ferrari – Food&Retail
15. Fabrizio Di Amato (2,32 mila)
Maire Tecnimont – Infrastrutture
16. Mariangela Marseglia (1,81 mila)
Amazon – GDO&Retail
17. Luca Dal Fabbro (1,46 mila)
Iren – Energia
18. Stefano Rebattoni (1,37 mila)
IBM – Industria
19. Stefano Venier (0,57 mila)
Snam – Energy
20. Guido Grassi Damiani (0,50 mila)
Damiani – Fashion&Beauty
Un grande pubblico e vita privata su Instagram
L’osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager analizza anche l’attività e l’engagement medio generato dai post pubblicati su Instagram dai manager attivi in Italia. La Top20, che ha registrato una crescita media del 3,7% in termini di follower, ha subìto poche variazioni in coda, mentre non ci sono novità per le prime 10 posizioni.
Su Instagram, diversi top manager si sentono più liberi nella condivisione di elementi della loro vita privata, un aspetto apprezzato dai moltissimi follower che seguono gli executive in vetta alla classifica.
Una tendenza in parte condivisa anche da Elisabetta Franchi, di nuovo in cima al ranking dei manager più seguiti su Instagram con 3,14 milioni di follower, anche se la maggior parte dei suoi post è dedicata al brand. Il profilo della stilista è stato in grado di generare, con gli ultimi contenuti, oltre 15 mila reazioni medie per post. Un numero di like e commenti triplicato rispetto a gennaio 2023, che le permette di conquistare l’argento nella classifica per engagement.
Ancora sul secondo gradino del podio dei top manager più seguiti su Instagram Steven Zhang, che conta quasi 559 mila follower. Scorrendo le immagini pubblicate dal presidente dell’Inter, risulta molto chiara la sua affiliazione alla squadra nerazzurra. Nonostante i post pubblicati negli ultimi mesi non siano molti, l’engagement medio generato dal profilo di Zhang si attesta a quota 65 mila, una cifra che gli permette di confermarsi in prima posizione per reazioni suscitate.
Terzo Brunello Cucinelli, con oltre 411 mila follower. Il top manager rimane anche sul podio dell’engagement, classificandosi terzo con oltre 9 mila like e commenti medi per post, il 30% in più rispetto a gennaio 2023. Incontri con personaggi noti – tra cui Re Carlo –, eventi, nuove aperture e interviste sono i contenuti più presenti sul suo profilo Instagram.
Margherita Missoni è in quarta posizione con 209 mila follower. A inizio maggio , il suo profilo, aggiornato di frequente, è focalizzato soprattutto sulla sua vita privata. Quinto per seguito Renzo Rosso (191 mila follower e 1,41 mila reazioni). I contenuti per cui opta dimostrano un equilibrio tra vita privata e vita professionale, tra incontri con personaggi noti, i post su Diesel e diversi scatti che ritraggono anche la sua famiglia.
Quasi 80 mila follower per il fondatore di Moncler, Remo Ruffini, che questa volta non compare per un soffio nella Top10 per engagement generato. Anche nel suo caso, si nota una chiara scelta di condividere pubblicamente contenuti più personali, ma non mancano immagini e video relativi al suo ruolo. Presenti anche fotografie di incontri con diverse celebrità, come Lewis Hamilton e Jay-Z.
Segue Alessandro Benetton di Edizione (58,47 mila), il cui profilo è ricco di riflessioni su svariati argomenti, dal mondo imprenditoriale a tematiche più ‘popolari’, spesso presentate attraverso il format “Un caffè con Alessandro”, pubblicato settimanalmente come su LinkedIn. Una varietà di contenuti che gli ha permesso di guadagnarsi una posizione anche nella classifica per engagement (1,74 mila reazioni), in cui appare in settima posizione.
Matteo Lunelli di Cantine Ferrari (43,85 mila follower) è ottavo con un profilo incentrato sulla sua figura professionale, in cui diversi incontri istituzionali – tra cui quello con la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – ed eventi sono intervallati comunque da spaccati della sua vita privata.
Con quasi 38 mila follower e un engagement medio pari a 2,13 mila, l’Ad di Illycaffè, Cristina Scocchia, si classifica nona e quinta nelle rispettive classifiche. L’azienda, l’incontro con le bambine del Centro di apprendimento di Monte Carmelo, viaggi e vita privata hanno riempito un profilo caratterizzato da un ritmo di pubblicazione sostenuto, ma non eccessivo.
Chiude infine la Top10 per follower Nerio Alessandri di Technogym, con un seguito composto da 36,84 mila unità, che gli hanno permesso di generare in media 1,42 mila like e commenti per post e di classificarsi in ottava posizione nella classifica per engagement.
Tra i 10 manager in grado di generare il maggior engagement su Instagram nell’ultimo quadrimestre, anche Urbano Cairo (quarto con 2,36 mila reazioni), Dan Friedkin (in sesta posizione con 2,11 mila like e commenti medi per post) e Giovanni Malagò (in chiusura, a quota 1,33 mila). I tre manager appaiono inoltre nella seconda metà della Top20 per follower.
Le altre posizioni della classifica sono occupate da (dati aggiornati a inizio maggio 2023):
11. Giovanni Malagò (33,14 mila)
Coni – Sport
12. Urbano Cairo (27,09 mila)
Cairo Communication – Media&Telco
13. Dan Friedkin (6,71 mila)
AS Roma – Sport
14. Raffaele Carlino (6,21 mila)
Carpisa / Napoli Femminile – Fashion&Beauty / Sport
15. Guido Grassi Damiani (4,93 mila)
Damiani – Fashion&Beauty
16. Andrea Pontremoli (4,23 mila)
Dallara – Industria
17. Marco De Benedetti (3,76 mila)
Carlyle - Finance
18. Luca Dal Fabbro (3,46 mila)
Iren – Energy
19. Federico Grom (3,06 mila)
Grom – Food&Retail
20. Leonardo Bagnoli (2,34 mila)
Sammontana – Food&Retail
Il 29% degli executive è Interactive, il 25% rimane Asocial
L’osservatorio Social Top Manager monitora il comportamento degli executive sulle principali piattaforme social (LinkedIn, Twitter e Instagram) e ha sviluppato un modello a piramide a 10 livelli per spiegare la comunicazione social dei top manager. Tra i dati che incidono sull’inserimento nelle diverse categorie, i temi trattati, la frequenza di pubblicazione, il numero di follower e le interazioni generate con la propria attività di comunicazione.
A maggio 2023, la percentuale di manager Asocial, ossia completamente assenti dai social media, scende a quota 25% (-1 punto percentuale rispetto a un anno fa). Nonostante il lieve calo, il dato continua a dimostrare come una fetta consistente dei top manager continui a preferire l’assenza dai social network. Degli oltre 190 profili analizzati – attribuibili a più di 150 manager –, inoltre, il 26% continua a risultare Inactive (non attivo da almeno un anno).
È invece presente e attivo su almeno una piattaforma social il 67% dei top manager, un dato in crescita rispetto al 64% registrato a gennaio.
Lo stile comunicativo più comune continua a essere quello Interactive, che descrive manager capaci di suscitare interesse e reazioni consistenti nel loro pubblico di riferimento. Questa categoria rappresenta il 29% degli executive attivi sui social (18 punti in più rispetto a un anno fa e in linea con il 30% rilevato a gennaio 2023).
Segue con il 22% la categoria dei Brand Ambassador, uno stile che predilige una comunicazione orientata ai successi e allo sviluppo dell’azienda per cui il manager lavora. Una categoria in forte contrazione rispetto a un anno fa (-9 punti), ma che risulta stabile se comparata all’ultima edizione di Social Top Manager (gennaio 2023).
Cresce di due punti percentuali rispetto a gennaio 2023 e torna al 13% registrato un anno fa la categoria dei Market Ambassador, la cui influenza valica i confini aziendali, in quanto rilevanti anche all’interno del loro mercato di appartenenza. A parimerito gli Editor (13%, in espansione del 3% in un anno), la prima categoria di utenti attivi nella pubblicazione di contenuti originali all’interno della piramide evolutiva della comunicazione social sviluppata da Reputation Manager.
Al di sotto di questi, ci sono gli utenti che si limitano a condividere (Sharer) o a reagire (Reactive) ai contenuti altrui. Queste due categorie rappresentano rispettivamente il 9% (-7 punti in un anno, ma una percentuale stabile rispetto all’ultima rilevazione) e l’11% (-6 in un anno e -2 rispetto a quattro mesi fa) dei manager attivi sui social.
Il 2% degli executive attivi in Italia rientra infine nella categoria dei Country Ambassador, leader aziendali che rappresentano anche l’Italia in diversi contesti internazionali e il ‘titolo’ di World leader (1%) può essere attribuito soltanto a soggetti che costituiscono un punto di riferimento per la società nel suo complesso.
Su Wikipedia meno di un top manager su due
Reputation Manager ha analizzato le pagine Wikipedia di oltre 150 manager, tracciando l’identikit dei tratti più comuni e stilando, sulla base di un modello analitico proprietario, la classifica delle 10 voci meglio ottimizzate e più efficaci nell’orientare positivamente la percezione degli utenti.
Degli oltre 150 profili inclusi nell’analisi, solo il 47% degli executive è presente sull’enciclopedia libera con una voce personale. Un valore che risulta in calo rispetto a un anno fa, ma stabile con riferimento all’ultima rilevazione quadrimestrale di gennaio 2023.
L’analisi di Reputation Manager evidenzia inoltre le caratteristiche più ricorrenti nelle pagine dedicate agli executive e che determinano il loro posizionamento: la presenza di una foto; il racconto della biografia e della carriera del manager; cenni (più o meno diffusi) sulla vita privata; altri incarichi (oltre al ruolo principale) assunti dal manager; premi e onorificenze ottenuti; pubblicazioni; e controversie/vicende giudiziarie. L’unione di tutti questi elementi influisce infatti sulla percezione che gli utenti hanno del manager.
Tutti le voci Wikipedia sugli executive hanno una sezione biografica e le pagine che riportano almeno una fotografia costituiscono il 74% del totale. 7 pagine su 10 presentano una sezione dedicata ai premi e alle onorificenze ricevuti, mentre il 41% include cenni alla vita privata del manager. Un dato, quest’ultimo, in crescita di 9 punti percentuali rispetto a un anno fa. Il 36% delle pagine prese in esame elenca inoltre gli altri incarichi ricoperti e solo il 19% riporta le pubblicazioni firmate dall’executive. Infine, quasi una voce su quattro (il 23%) include una sezione dall’incidenza negativa, ossia un ‘paragrafo’ in cui vengono citate le controversie e le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il manager nel corso degli anni.
Attraverso un modello e una metodologia di analisi sviluppati in quasi vent’anni di attività specializzata, Reputation Manager ha analizzato le voci dei manager su Wikipedia prendendo in considerazione ulteriori elementi. Si tratta, in particolare, di aspetti quantitativi (le sezioni presenti nelle singole pagine) e qualitativi (l’articolazione e lo sviluppo di ogni sezione), nonché di informazioni legate ad aspetti reputazionali positivi (riconoscimenti) e/o negativi (controversie). Ciò permette di restituire la valutazione di ogni singola voce enciclopedica, espressa in un punteggio (0-100).
In prima posizione, con un punteggio pari a 84,48 su 100, troviamo ancora la pagina del presidente di Stellantis, John Elkann. Questa include tutte le sezioni fondamentali per un top manager, come quelle relative alla carriera, ai riconoscimenti ricevuti e alle cariche ricoperte. Presenti anche due sezioni che arricchiscono il paragrafo “Interessi e vita privata”: “Sport” e “Innovazione e tecnologia”, che raccontano rispettivamente le attività sportive e le iniziative legate al mondo tech cui ha preso parte l’executive. Presenti anche una sezione dedicata al suo albero genealogico e diverse immagini.
Una pagina ricca anche per Giorgio Armani (82,8), la cui voce su Wikipedia riconquista l’argento attribuitole a gennaio. La pagina presenta, come quella su Elkann, diverse fotografie e riporta ben cinque onorificenze e altri cinque riconoscimenti accademici, di cui quattro lauree honoris causa. Un altro elemento in comune con la voce Wikipedia del primo classificato è la citazione di iniziative sociali organizzate e/o sostenute dai manager.
Una new entry sul terzo gradino del podio: si tratta della pagina di Roberto Cingolani (77,6), amministratore delegato di Leonardo dal 9 maggio 2023. Una biografia aggiornata e la presenza di una sezione dedicata alla sua vita privata – per quanto non approfondita – compensano la presenza di un paragrafo focalizzato sulle controversie che hanno coinvolto il manager.
Il presidente di Edizione, Alessandro Benetton (77,1), è in quarta posizione tra i manager meglio rappresentati sull’“enciclopedia libera”. Nella sezione “Pubblicazioni”, si legge il titolo del suo libro, “La Traiettoria”, pubblicato nel 2022 e, nel resto della pagina, si contano due fotografie – di cui una con Michael Schumacher – e si dedica spazio a carriera, vita privata, onorificenze e riconoscimenti. Tutti elementi che incidono positivamente sulla sua classificazione a un passo dal podio.
Philippe Donnet (Assicurazioni Generali) entra in Top10, e direttamente in quinta posizione, con 75,1 punti su 100, grazie a una pagina aggiornata e che riporta le informazioni essenziali: formazione, carriera, altri incarichi ricoperti, vita privata e onorificenze. Mancano dunque elementi negativi che pesino sul punteggio globale, mentre contribuisce al posizionamento la presenza di un’immagine.
Segue la pagina su Nerio Alessandri di Technogym, sesta con un punteggio pari a 71,7. Una voce semplice, ma che riporta numerosi riconoscimenti, permette al manager di comparire nella seconda metà della Top10. Seguono Renzo Rosso (70,8), con una pagina ben strutturata e completa, ma priva di immagini, e Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta, che riceve una valutazione di 70,4/100. Quella a lui dedicata è una voce focalizzata sull’aspetto biografico, ma che non presenta altre sezioni nella sua versione italiana. Compensano le immagini incluse.
Chiudono la classifica Andrea Sironi di Assicurazioni Generali, new entry con un punteggio pari a 70,1 e una pagina arricchita da un lungo elenco di opere e pubblicazioni, e Miuccia Prada (67,8), la cui voce condivide con quella che la precede una sezione dedicata alla vita privata, accompagnata però da un paragrafo incentrato sulla sua passione per l’arte contemporanea.