Il mancato rinnovo del contratto con Fabio Fazio ha riportato al centro del dibattito il ruolo che la Rai ha, ovvero dovrebbe avere, nel contesto dell’informazione.
Dal Radar settimanale di SWG emerge che una larga maggioranza di cittadini ritiene che il servizio pubblico radiofonico e televisivo sia politicamente schierato. Un dato di fatto che non viene considerato una novità, si pensa che essa non sia mai stata neutrale, tuttavia la percezione prevalente è che la sua parzialità sia oggi ancora più marcata.
Riguardo ai telegiornali, l’impronta politica viene segnalata da tutti gli elettorati, mentre sui talk show e i programmi di informazione politica i sostenitori di Fratelli d’Italia e del M5S sono sensibilmente più critici rispetto a quelli del PD.
In merito alla composizione del CdA della Rai, metà dei cittadini sostiene che la politica non dovrebbe influenzare la nomina dei membri del consiglio, il 28% invece lo ritiene opportuno.
Nello specifico, per quanto concerne il caso di Fabio Fazio, prevale in modo netto l’idea che il mancato rinnovo sia stata una scelta imposta dalle forze della maggioranza.
Sul fatto che sia stata giusta o meno le posizioni rispecchiano l’appartenenza politica: gli elettori del PD la bocciano, quelli di Fratelli d’Italia la sostengono, mentre i pentastellati si dividono tra chi è critico e chi la reputa un’usuale dinamica di mercato.