La piattaforma OnlyFans spopola tra giovani e giovanissimi nel paese dei balocchi online. Ma perché se ne parla tanto? Chi sono i creator? Cosa li spinge a mettersi in vendita sulla piattaforma? Quanto guadagnano e cosa mettono in gioco? Siamo veramente di fronte alla rivoluzione del porno che farà emancipare le lavoratrici del sesso dallo sfruttamento?
A queste e altre domande prova a rispondere Comprami, un podcast in 8 episodi prodotto dal Sole 24 Ore scritto da Daniele Vaschi, dj podcaster e conduttore radiofonico, e Andrea Franceschi, giornalista de Il Sole 24 Ore, disponibile, con cadenza settimanale, sul sito del Sole 24 Ore e su tutte le piattaforme di streaming. Un’inchiesta a microfono aperto per fare luce sulla giungla inesplorata della OnlyFans economy.
I siti più visitati al mondo sono i più noti motori di ricerca, i social media, e poi tre noti siti porno. Durante la pandemia, quando bloccati a casa si trascorreva molto più tempo online, anche il traffico dei video per adulti è cresciuto vertiginosamente, ma con una novità: milioni di utenti in tutto il mondo infatti hanno scoperto in quell’occasione che il porno abbondante e gratuito a cui sono sempre stati abituati non gli bastava più.
E che volevano altro: contenuti esclusivi e personalizzati. Meglio se forniti da ragazze e ragazzi della porta accanto del tutto estranei all’industria per adulti. Materiale, e qui sta la rivoluzione, che desideravano avere al punto da essere disposti a pagare. Anche profumatamente.
C’è un sito che si dimostra in grado di soddisfare questa domanda: si chiama OnlyFans ed è stato sviluppato da un’azienda britannica nel 2016 con l’obiettivo di intermediare lo scambio di contenuti esclusivi a pagamento.
Con il Covid diventa un fenomeno globale. Oggi, nel 2023, la piattaforma dichiara circa un milione e mezzo di content creator in tutto il mondo che sostiene di retribuire con una cifra pari a 5 miliardi di dollari all’anno.
Ma chi sono questi content creator? Sono celebrità, influencer di vario ordine e grado, ma soprattutto tantissimi ragazzi della porta accanto che, dalla loro cameretta, scoprono di poter guadagnare molto più dei loro genitori.
“Questa cosa ci ha salvato” dice Vittoria, poco più che ventenne, che con il suo fidanzato ha avviato l’attività di ‘onlyFanser’ arrivando a fatturare anche 50mila dollari al mese. “Non ho mai visto nella mia vita così tanti soldi” dichiara Federico, 19 anni, che da poco ha aperto un’agenzia che offre servizi ai giovani creator, servizi di backoffice per gestire il flusso spesso esorbitante di richieste. “È una forma di redistribuzione del capitale patriarcale” sostiene Eva, ex cameriera che ha deciso di aprire il profilo dopo l’ennesimo licenziamento causa Covid.
“Ho capito che dovevo indagare sul fenomeno quando una sera, fuori da un locale, due ragazzi mi hanno raccontato entrambi la stessa storia: cioè che la loro fidanzata aveva un profilo sulla piattaforma”- racconta Daniele Vaschi, autore che dà anche la voce al podcast. “La narrazione dominante sui social lo dipinge come una sorta di paese dei balocchi dove è possibile guadagnare senza sforzo anche solo vendendo foto dei piedi. Ma la realtà è molto più complessa. Ci sono i soldi, certo. Ma cosa c’è sull’altro piatto della bilancia?”. Qual è la posta in gioco? Questa è la domanda che aleggia nel corso di tutti gli episodi. “La chiave di lettura – spiega ancora l’autore – è principalmente economica. Ma le implicazioni sono molteplici. Basti pensare tutto l’aspetto legale correlato alla presenza di materiale sensibile online. O in generale al nostro rapporto con la tecnologia… Ho come l’impressione che ci troviamo a che fare con un giocattolo nuovo. Ma senza istruzioni”.
Testi, interviste e voce narrante: Daniele Vaschi
Cura editoriale, musiche originali e sound design: Andrea Franceschi
Mixaggio e post-produzione: Luca Ottoboni