‘Ndrangheta: in 5 tentano di aggredire Klaus Davi, Polizia li blocca (video)

Bocale (RC) – L’episodio è accaduto domenica sera a Pellaro, periferia sud di Reggio Calabria, ma le immagini sono state diffuse solo oggi. Tre uomini e due donne, delle quali una anziana, hanno tentato di aggredire il giornalista Klaus Davi che stava rivolgendo alcune domande a un componente della famiglia in merito all’omicidio di Vincenzo Barreca avvenuto nel 2002 proprio a pochi metri dal luogo in cui si trovava il giornalista.

Davi stava perlustrando da solo il quartiere per realizzare un po’ di interviste ad alcuni esponenti della locale criminalità organizzata per ricostruire la dinamica del cruento assassinio di mafia. Arrivato sotto l’abitazione del soggetto, il giornalista ha più volte suonato al campanello. Dopo qualche minuto l’uomo è sceso dal suo appartamento nel cortile inveendo contro le sue inchieste (“sei un tragediatore, infanghi, vai via”, ripeteva l’uomo) e poco dopo è stato raggiunto da altri due uomini e due donne.

A un certo punto la situazione rischiava di degenerare: se non fosse stato per il pronto intervento di due agenti della polizia per un controllo di routine che si trovavano sul posto, i cinque si sarebbero avventati contro il giornalista che, come detto, stava svolgendo il suo sopralluogo da solo nel quartiere fin dalla mattina. Il giornalista a quel punto ha fatto ritorno nella sua abitazione a Reggio Calabria centro. 

«Purtroppo queste cose accadono quando all’antimafia della scrivania si preferisce quella della strada, ma ci tengo a sottolineare che questi signori non rappresentano neanche l’1% della popolazione di Reggio Calabria e della Calabria. Vorrei che lo Stato intervenisse per liberare i quartieri di Pellaro-Bocale-Lazzaro dalla mala pianta. Il dominio mafioso è assolutamente intatto in questi quartieri e non era certo (solo) Pepi Barreca il ‘referente’ della zona.

I ‘referenti’ sono ben altri, a pochi chilometri da qui, che hanno solo il vantaggio di non chiamarsi Barreca, di lavorare sotto traccia. Confido nondimeno totalmente nell’intervento della giustizia nella quale credo fermamente e graniticamente affinché possa aiutare questo territorio a liberarsi e ringrazio gli agenti che sono prontamente  intervenuti. Bisogna andare a fondo su chi veramente comanda in queste zone. Per quanto mi riguarda, non mi fermerò finché la vera pulizia non sarà stata fatta esattamente come accaduto con Molinetti, Foti, Giorgino De Stefano e molti altri casi trattati nelle mie inchieste», ha dichiarato Klaus Davi