E’ in edicola un nuovo Marie Claire, nuovo non solo inteso come un nuovo numero: Marie Claire cambia abito, dialoga sempre più con i lettori per “dare l’esperienza di una lettura approfondita e rilassata, di ampio respiro” come sottolinea Manuela Ravasio, Direttore Responsabile e Digital Director Marie Claire Italia- “e sempre più spazio al nostro dna fatto di moda dibattito e scouting. Obiettivo: un giornale che sia un luogo dove scoprire storie che durino nel tempo”.
Il nuovo Marie Claire cambia la sua grafica, inserisce nuovi format e voci, unisce sempre più carta e digital con sezioni che amplificano l’esperienza di lettura attraverso qrcode, approfondimenti video, link costanti ai social. Un cambiamento che ha al centro l’audience print, i 2.5 milioni di utenti unici che il brand di Hearst esprime online, i 258mila followers su IG e 264mila su FB.
Dal punto di vista grafico Marie Claire instaura un potente dialogo tra contenuti e immagini, dando risalto ai primi attraverso la qualità di testi approfonditi e dando alle seconde un ruolo ancora più centrale. Il tutto per favorire una lettura di ampio respiro, con una grafica curata, ariosa ed attuale che consente un doppio livello di lettura: un primo coinvolgimento visivo e d’impatto per lasciare poi spazio a un secondo tempo di approfondimento curato ed esclusivo.
Contenuti che saranno divisi in tre importanti aree tematiche appartenenti profondamente al DNA di Marie Claire: moda, dibattito e scouting.
Nella moda l’intento è di porre Marie Claire sempre più come un femminile ispirazione che approfondisce le tendenze, scopre nuovi brand, racconta in uno stile evergreen i cambiamenti del costume. In quest’area il dialogo tra print e digital diventa a 360°: ogni cover story vive di un approfondimento digitale che ne svela nascita, personaggi coinvolti e savoir faire delle maison.
L’area dibattito racconta l’attualità attraverso una lente caleidoscopica, indaga storie, punta ad amplificare i temi attraverso molteplici punti di vista: produzioni fotografiche e reportage, indagini e rapporti con al centro la figura femminile e il suo vivere i cambiamenti del mondo.
Lo scouting per Marie Claire significa continuare a essere un osservatorio per le novità del mondo e dare un supporto concreto ai nuovi talenti. È un pensiero anticipatore, un’attitudine aperta, libera che è la vera anima di Marie Claire fin dalla sua fondazione.
A questi temi il nuovo Marie Claire aggiunge l’attitudine local, dimostrando di essere radicato nel tessuto italiano, tra connessioni solide, artigianato e affinità con tutto quello che è la tradizione del made in Italy. Oggi più che mai Marie Claire Italia punta i riflettori sul proprio paese per coltivare e fare crescere intorno a sé un network di personalità e partner.
E naturalmente, spazio alla bellezza, altra cifra qualitativa di Marie Claire, con l’allegato MC2 interamente dedicato alla bellezza, ai nuovi prodotti, a una beauty consapevole e attenta, alle eccellenze del mercato per quella che per Marie Claire è uno stile di vita, lo strumento privilegiato di espressione del sé.
Coerente a questi principi, il primo numero del nuovo Marie Claire esordisce con quattro cover differenti, protagoniste quattro giovani attrici del cinema italiano, Martina Gatti, Bianca Panconi, Arianna Becheroni e Carlotta Gamba ritratte dal regista Daniele Luchetti in quello che è un lungo omaggio a Roma, città raccontata in quattro location suggestive. All’interno l’intervista a Giorgio Armani in un lungo dialogo sul cinema; lo sguardo di un grande fotografo come Wolfgang Tillmans sull’Europa; un viaggio fotografico negli archivi degli abiti che hanno fatto la storia del cinema con le parole di Carlo Poggioli e la definizione, purtroppo sempre più attuale, della parola mansplaining.