La “nuova” frontiera della radio: la televisione generalista

di Claudio Astorri www.astorri.it – Fenomeni “Intermedia” più che “Cross Media” di vecchio stampo. La Radio attacca gli spazi televisivi non solo con le proprie Visual Radio ma anche con produzioni di eventi musicali di vastissimo impatto e programmi d’intrattenimento di successo e co-prodotti. La Radio è all’attacco della TV.

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No, non è la mia ennesima affermazione con numeri sonanti di “Radio Pride” o semplicemente di orgoglio di stampo Radiofonico. E per di più contro la televisione, il nostro nemico storico. No, nessuna vendetta o pensiero invidioso. Credo soltanto che ci sia bisogno di uno scatto di consapevolezza rispetto a trend emersi negli ultimi anni e che stanno subendo accelerazioni molto interessanti negli ultimi 6 mesi. Sì, la nuova frontiera della Radio è la televisione. Certo, dobbiamo intenderci nel riferimento, quello editoriale, e leggere insieme tutti i segnali in atto.

Qui non mi occupo di tecnologia, se non da un punto di vista meramente strumentale, ma di contenuti o se preferite di formati e di capacità di offerta degli editori Radiofonici per tutto il pubblico televisivo. Gli elementi vanno visti unitariamente, in un modo parallelo, senza dover eleggere alcuno come predominante ora o in futuro. Aggiungo che si tratta di tendenze che riguardano principalmente la Radiofonia pubblica e nazionale ma di cui possono beneficiare certamente le Radio locali, specie se organizzate a livello di gruppo e commercialmente.

1 – La Radio in televisione con gli eventi musicali

Se prendiamo in esame le serie di eventi musicali fin qui trasmessi in televisione nel corso della estate scopriamo che al top vi sono 2 produzioni di certissima origine Radio. “Battiti Live“, che è andato in onda su Italia 1, è frutto di un grande gruppo di lavoro di RadioNorba, espressione delle volontà e delle determinazioni dell’editore Marco Montrone e del direttore Alan Palmieri, che ne è anche conduttore insieme a Elisabetta Gregoraci. Si tratta di una macchina di ascolti, ogni anno sempre meglio perfezionata, che sin dal 2017 è in onda in prima serata su Italia 1.

In una serata ovviamente differente di questa estate un’altra serie di eventi musicali è andata in onda su Rai Due. In questo caso si è trattato perfino di una co-produzione tra Rai Radio 2 e Radio Italia. “Summer Hits“, condotto da Andrea Delogu e Stefano De Martino, ha esordito con un 12% di share alla prima serata e si è immediatamente posto all’attenzione. Segno evidente che c’è spazio in televisione per la musica presentata e organizzata nello stile di eventi di tipo Radiofonico. La consapevolezza della capienza della domanda è una scoperta interessante.

Sembra che le grandi Radio nazionali e locali abbiano potenzialità di occupare i palinsesti TV, anche con altre iniziative di eventi musicali e in periodi non estivi. Ricevo alcune comunicazioni in tal senso, non ancora ufficiali, ma segno di una possibile rottura di argini. La presenza della musica nella televisione generalista gode da un lato della irraggiungibile produzione RAI del “Festival di Sanremo” ma non ha poi altri eventi così significativi da offrire. Le Radio possano occupare in TV, e sempre più, lo spazio degli eventi musicali dal vivo di levatura medio-alta?

2 – La Radio in televisione con programmi d’intrattenimento

I palinsesti estivi sono debolissimi in TV ma talora anche in Radio, specie per le stazioni basate sui programmi. Pensiero laterale con orientamento all’opportunità. Il direttore di RAI Radio 2, Paola Marchesini, per il palinsesto estivo 2022 ha pensato a una co-produzione importante per rimpiazzare almeno parzialmente il programma leader di ascolti “Il Ruggito del Coniglio”, in meritatissime ferie. E’ stato creato “Happy Family” con Ema Stokholma e I Gemelli di Guidonia. Il programma è in onda su RAI Radio 2 e in simultanea diretta anche e proprio su RAI Due.

Gli ascolti e il successo del programma sono evidenti. La bravura e la simpatia dei protagonisti e la loro spettacolarità unita a una creazione autorale brillante e Radiofonica hanno generato una esperienza di simulcast Radio verso la TV generalista che può ispirarne altre. Ovviamente sono richieste forme di programmi di intrattenimento con standard elevato e possibilmente di comicità e artisticità comprovate. Il patrimonio di esperienze di intrattenimento di successo del mondo pubblico e di quello privato sembra poter godere di nuovi spazi di espressione in TV.

3 – La Radio in televisione con il proprio canale

E qui ci riferisce a quel vasto fenomeno già trattato più volte e più recentemente anche qui. In realtà gli ascolti della Visual Radio nel corso del 2021 non si sono dilatati rispetto al precedente anno in base alle rilevazioni di TER. E’ forse possibile che una certa ripresa della mobilità abbia fermato la fruizione del televisore da casa per l’ascolto della Radio? Lo sapremo nel corso delle prossime analisi del 2022. Nel frattempo è bene, e forse anche opportuno, considerare tutti gli accessi TV più ambiziosi dei 2 punti precedenti. In base al proprio progetto e ai propri formati.