di Maurizio Badiani
In questi giorni la stampa nazionale ha alzato un gran polverone sull’opportunità o meno di invitare – magari dietro pagamento di un cachet – questo o quell'”esperto” a discettare in TV su un argomento delicato come quello della guerra in corso.
Salto a piè pari la questione e non prendo volutamente posizione per nessuno dei due corni del dilemma. Mi “fermo” a monte: a me basta puntare il dito su quel “tipo di trasmissione in sé”.
Non importa che questa si chiami Carta Bianca o Diritto e Rovescio o Fuori Dal Coro.
E che a “condurla” sia la Bianca Berlinguer o il Del Debbio o il Mario Giordano di turno (mi scuso per i non citati che, comunque, non reputo assolti).
Anche perché – dettagli a parte – queste trasmissioni sono fatte un po’ tutte con lo stampino.
La formula di fondo è sempre la stessa: un parterre possibilmente disomogeneo composto da persone pronte a sbranarsi davanti alle telecamere.
Così come identico – al di là del valore dei singoli partecipanti – è il risultato: un caos non gestito, un accavallarsi continuo di voci, grida, grugniti, vaffa che non permettono allo spettatore di seguire un ragionamento né, tanto meno, di farsi un’opinione sull’argomento trattato.
I singoli conduttori in realtà conducono ben poco.
Anche perché – in fondo in fondo – hanno un basso interesse a farlo.
Infatti sanno perfettamente che la “ressa in tv rende”.
Rende se è verbale e ancora di più se diventa fisica.
Rende in termini di audience.
E, di conseguenza, in termini economici.
A rimetterci è solo l’intelligenza di quegli spettatori che al posto di un pugilato linguistico preferirebbero assistere a un sereno, civile, meditato confronto di idee.
Rimpiango la “Tribuna elettorale” di un tempo quando ogni intervenuto, per esporre le proprie opinioni, aveva a disposizione la stessa identica manciata di minuti.
Poi, signorilmente, passava la parola all'”avversario”.
Nessuna voce che si accavallasse.
Nessun’ interruzione.
Nessun gesto di sopportazione o di sberleffo.
Insomma nessuna di quelle cose che oggi fanno così brutta e indigesta questa grossa parte della nostra TV.