Dall’inizio dell’aggressione russa all’Ucraina i leader dei quattro maggiori partiti hanno assunto in parte posizioni comuni e in parte contrastanti tra loro. In generale, da quanto emerge dal radar di SWG, nessuno ottiene quote elevate di giudizi positivi su come ha gestito la situazione, tuttavia emergono valutazioni sensibilmente migliori per Conte e Letta, rispetto ai due capipartito del centrodestra. Per tutti e quattro, i pareri più favorevoli si registrano sul tema dell’accoglienza degli immigrati. Il principale punto debole di Salvini, Meloni e Conte è il rapporto con Putin, mentre Letta riscuote il voto più basso sulla questione dell’aumento della spesa militare.
Se osserviamo i dati relativi ai rispettivi elettorati dei quattro partiti, vediamo che Meloni e Conte dispongono del sostegno più compatto tra la propria base, Letta appare quello più in difficoltà. Ma in merito alle posizioni sulla guerra, sono Meloni e Salvini ad avere maggiori problemi sul fronte interno.
Anche Draghi viene criticato dalla maggioranza degli italiani su come sta gestendo la vicenda del conflitto. Gli vengono imputati una certa passività nei confronti degli Stati Uniti e una posizione poco autorevole nell’ambito delle trattative internazionali.
In questa particolare situazione, abbiamo verificato quali sono i leader ritenuti più adeguati a succedere a Draghi alla Presidenza del Consiglio dopo le elezioni del 2023. Conte figura al primo posto, ma seguito a ruota da Meloni e Letta; al quarto posto Calenda.