A Federico Lorefice la direzione di Grande Cucina

È Federico Lorefice a prendere le redini di Grande Cucina del gruppo DBInformation Spa – il periodico iconico della divisione food ItalianGourmet.

Federico Lorefice

Grande Cucina è il primo magazine B2B che racconta l’alta cucina da oltre vent’anni attraverso i suoi veri protagonisti: chef e ristoratori, le loro ricette più innovative e i loro segreti; le case history di ristoranti e ristoratori emergenti e di successo, i prodotti e le materie prime più ricercate, le tecniche gli strumenti più all’avanguardia. Grande Cucina racconta la cultura del cibo dando voce ai suoi migliori interpreti e ambasciatori, diventa il centro di una grande community che unisce chef stellati e non, professionisti e aziende. Grande Cucina è uno strumento indispensabile per il target professionale e insieme rappresenta la più completa e selezionata guida all’eccellenza enogastronomica per i gourmet del terzo millennio.

Noto come il più giovane imprenditore d’Europa, Federico Lorefice inizia la sua avventura a soli 15 anni con la sua prima società di ristorazione. In seguito, diventa il “guru del ricevimento” per il jet set e la finanza organizzando eventi anche per il Principato di Monaco. Autore di libri, articoli per numerose testate e rubriche di programmi televisivi, Lorefice inizia nel 2003 il suo percorso come manager della formazione fondando Congusto Gourmet Institute, primo Campus di alta formazione professionale enogastronomica in cui giovani talenti, futuri chef e ristoratori studiano con i più grandi maestri della cucina italiana.

Il neodirettore commenta “Ho un’idea precisa sulla direzione da prendere per il nuovo Grande Cucina. Desidero realizzare un magazine che sappia stare in dialogo continuo con il mondo della ristorazione e dell’hotellerie e con le persone che danno vita ed energia a questo mondo.Questo vorrà dire lavorare su un rinnovamento generale dell’approccio, inserendo voci nuove e punti di vista tecnici capaci di valorizzare in modo contemporaneo le diversità, trovando storie che siano interessanti per il professionista e allo stesso tempo rappresentative dei tanti modi di stare sul mercato.

In questo senso penso che il magazine potrà diventare attraente anche per tutte le persone che desiderano intraprendere la professione e capirne logiche e dinamiche. Vorrei costruire un contenitore ampio che cancella barriere e distinzioni, facendo entrare nella conversazione tutti i settori merceologici che ruotano e impattano su ristorazione e hotellerie, come per esempio il vino ma anche gli spirits.

Senza timore di fronte alle ripetizioni, definirei GC il magazine che apre una vera e propria community di scambio professionale tra professionisti e professionalità differenti. Insomma, non parleremo solo di ricette!