Un radioso saluto ad Angelo Zibetti

di Claudio Astorri www.astorri.itE’ scomparsa proprio nel giorno di Natale una persona speciale che ha reso un servizio umano e sociale agli ascoltatori e alla Radio come pochi al mondo. Sarà sempre nella nostra gratitudine e nelle preghiere: Angelo Zibetti, fondatore e anima di Radio Zeta e Disco Radio. Ho preparato e scritto un mio Radioso saluto…

Angelo Zibetti

Il giorno di Natale del 2021 era già cominciato in un clima delicato e complesso per le notizie dei contagi esponenziali della variante Omicron. Il Covid-19 stava tornando a colpire in modo molto duro la sua Lombardia, sia pure in una forma meno grave e mitigata dal gran lavoro sui vaccini. E nella mattinata arriva però il lutto che non ti aspetti e nel giorno di Natale. La notizia si propaga molto velocemente. Angelo Zibetti è morto. Che dolore! Soffriva da 15 mesi di un tumore ma non lo aveva fatto sapere, solo i suoi cari più stretti lo sapevano. Grande dignità.

Angelo lascia Katia, la moglie dell’amore e del riscatto personale, e la figlia di lei Arianna, in realtà divenuta anche sua. Padre affettuoso, molto attento, certamente premuroso. Di fatto Angelo lascia anche proprio tutti noi con il suo esempio umano e quello Radiofonico, con le sue Radio Zeta e Disco Radio. Ogni tanto penso al fatto di aver trovato la risposta alla funzione della Radio solo negli USA e a fronte di numerosi viaggi: “Make people feel better”, fare stare meglio le persone. L’esempio l’avevo già in casa, a Treviglio, lavorando con e per lui nel 1982.

La carica umana di Angelo Zibetti

Angelo ce l’aveva già dentro quella consapevolezza. Aveva capito sin dal primo giorno che era bello detenere una Radio ma che tutte le migliori tecniche operative non erano utili se non messe a disposizione del servire il pubblico. Quel nucleo di umanità e di funzione non aveva dovuto importarlo, ce l’aveva nel DNA. Con la sua energia. Al microfono della sua Radio trasferiva benessere e sensibilità a getto continuo. Si rivolgeva al cuore delle persone semplici. Una dedica, un saluto sempre con un riferimento personale, con un’attenzione unica.

Era anche preso di mira, oggetto di scherno. La sua era proprio una dirompenza espressiva, forse l’uomo più chiaro del mondo a comunicare la sua essenza popolare e la volontà di condividere sentimenti e passione con gli altri. Una lucida, continua e pervicace osservazione di donne e uomini gli permetteva la capacità tutta sua di trovare la parola giusta per chiunque, l’incoraggiamento perfetto a chi ne aveva bisogno. L’antitesi dei “ben pensanti”, incapsulati in idee culturali e senso dell’autonomia a cui la sua verve appariva come una invadenza eccessiva.

La garanzia generazionale e le “Belle Gioie”

Oltre al riconoscimento della sua ricca e meravigliosa umanità, la dimensione sociale di Angelo Zibetti è un contributo speciale che va oltre il personale e che merita più approfondimenti. Il suo primo servizio alla collettività, ma non l’ultimo, è stato quello della garanzia generazionale. A una moltitudine vastissima di amanti della musica italiana degli anni ’60 e ’70 e a tutti i tanti appassionati di orchestre, liscio, valzer e generi tradizionali Angelo ha offerto quello che oggi e asetticamente si chiamerebbe un “centro di competenza”. Però carico di vita, storie ed esempi.

E’ un po’ come se alle sue “Belle Gioie”, così si rivolgeva al suo pubblico, offrisse un messaggio di grande rassicurazione. Siete cresciuti con la musica migliore. E quella musica vive ancora oggi. E proprio oggi è certamente la migliore ancora disponibile. Il palinsesto di Radio Zeta degli anni ’80 pullulava di spazi chiari ed espliciti, suoi e di altri del suo staff, mirati esattamente a questa funzione di rappresentatività. Apparentemente ovvia ma rilevantissima per le persone in target e gestibile solo da pochissimi e bravissimi. Angelo era a capo di una comunità sociale.

Per primo e in Radio ha creato il ponte tra musica e sentimenti. La sua capacità espressiva di collegare le canzoni alla vita a mio avviso non ha pari con nessuno in questo Paese. Non a caso gli ascolti Radio sono stati impressionanti. Non oso pensare a nessun altro più competente di artisti e di brani e di valori umani simultaneamente. Le sue discoteche, e da ultima la grande realizzazione dello Studio Zeta, erano l’evento live, il modo di condividere i suoi valori e la sua umanità tutti fisicamente insieme, per tutti gli ascoltatori innamorati di lui e del suo impegno.

Il mondo dei giovani e Disco Radio

Angelo Zibetti non voleva essere solo il garante generazionale di una popolazione vastissima e certamente adulta. Desiderava occuparsi anche dei più giovani, il suo servire il pubblico doveva trovare una strada sociale anche per loro. Forte della esperienza dei suoi primi locali, del Kit Cat di Zingonia in particolare, egli comincia a ospitare programmi e fasce a loro rivolti su Radio Zeta. Nel 1982 Walter Ravasi e Paco, ovvero lo scrivente, inaugurano il “Pomerigissimo Zeta”, uno spazio a cui Angelo teneva tantissimo proprio perché mirato a servire solo i più giovani.

Il percorso successivo alla mia dipartita da Radio Zeta portò Angelo a comprendere quanto gli avevo raccomandato sia prima che al momento di salutarlo per proseguire il mio percorso FM. Quel pubblico dei giovani che tanto amava aveva bisogno di un’intera stazione e non solo di una fascia in una Radio così differente. Aprì molti anni dopo Disco Radio. Commise un errore. La prima impostazione era molto “Hit” con conduttori non credibili nel target e con mediazioni. In quel periodo e su quel segmento la mia RTL 102.5 spaccava. Angelo bravo a correggere.

Ben suggerito dai suoi disc-jockeys dello Studio Zeta e dai suoi più stretti collaboratori decise di liberare tutta l’energia senza più alcuna forma di intermediazione. Disco Radio divenne il ritmo e il “martello” della musica Dance. Finalmente e dopo gli stenti dell’avvio un successo verticale di ascolti. La sua scelta procurò la gratitudine non solo dei giovani ma anche dei suoi mixers della discoteca che ebbero grazie a Disco Radio una proiezione e una professionalità che li sostenne poi nei decenni a venire. Quanti professionisti devono così tanto ad Angelo!

Ai funerali di Angelo Zibetti

Tanti volti stupiti e davvero molto scossi. Enorme commozione. Senso di gratitudine. E tante persone presenti come pure assenti a causa del picco pandemico. Chiesa colma a Caravaggio (BG), il suo comune e la sua realtà tanto amata. E non si finisce mai di conoscerlo, anche ora che è nella bara, tra lo sbigottimento e le lacrime di molti. La vera omelia è quella del sindaco di Caravaggio che ne celebra l’impegno sociale e le donazioni nel suo territorio. Generosità sociale purissima e autentica. Un grandissimo esempio per tutti noi che nemmeno sapevamo.

Bella la presenza virtuale delle sue creature Radio Zeta e Disco Radio al funerale del loro creatore. I nuovi proprietari, il gruppo RTL 102.5 per Radio Zeta e quello di RDS per Disco Radio, lo hanno celebrato prima di tutto on-air. Interventi dei conduttori molto toccanti. Gli attestati e la riconoscenza sono valori splendidi che non costano e scaldano la Radio e le persone. Era doveroso ma non scontato il saluto ad Angelo. Ora sarà molto occupato lassù, sia con le “Belle Gioie” che con i giovani, e continuerà ad avere un’attenzione per tutte le anime.