Ancora un grande successo per “Job Busters”, la serie di podcast promossa da Adecco che ha l’obiettivo di scardinare i più diffusi stereotipi e falsi miti sul lavoro in Italia. La seconda stagione si è infatti appena chiusa con oltre 35.000 ascolti e più di 400.000 visualizzazioni di pagina.
Anche questa edizione, così come la prima, ha visto la pubblicazione di 10 puntate, con cadenza quindicinale, per un calendario editoriale che ha accompagnato gli ascoltatori da luglio fino alla fine di ottobre. I singoli episodi sono tutt’ora disponibili sulle principali piattaforme di podcasting come Spotify, Apple Podcast e Google Podcast e sono stati condotti, ancora una volta, da Federica Mutti. La giovane Brand Strategist e Content Creator esperta di Digital Marketing si è confrontata con molti ospiti d’eccezione, anche di calibro internazionale, con l’obiettivo di smascherare i tanto dibattuti luoghi comuni, mettere in discussione le leggende che spopolano in merito alla ricerca e al mondo del lavoro e guidare i giovani verso il loro futuro professionale.
Il viaggio di quest’anno è cominciato con il falso mito “Progettare il futuro post pandemia? Missione impossibile per i giovani”, per concludersi con “I giovani non possono cambiare il mondo”, passando per esempio per “Se sei una donna… non sarai mai una leader”, “L’intelligenza artificiale? Farà sparire un sacco di lavori” e “Diversità e inclusione? Un miraggio”, durante i quali sono stati smascherati rispettivamente stereotipi di genere, quelli relativi ai possibili effetti negativi della digital transformation sul mondo del lavoro e quelli secondo cui diversità e inclusione, nel nostro Paese, sono una conquista ancora lontana.
Per rivivere la seconda stagione di Job Busters è possibile usufruire di un’altra interessante novità: la piattaforma editoriale dedicata al podcast, con approfondimenti, curiosità e ulteriori spunti sulle tematiche trattate nei singoli episodi, disponibile visitando.