Gli italiani e la fiducia ritrovata nell’Unione Europea

di Andrea Altinier

Il rapporto degli italiani con l’Europa ha vissuto anche fasi difficili, ma l’emergenza sanitaria sembra aver riportato una ventata di fiducia. Infatti ad oggi come misura il Radar settimanale di Swg il 48% degli abitanti del nostro Paese dice di avere fiducia nell’Europa. Un sentimento positivo che è maturato nel corso dell’emergenza sanitaria ed economica del Covid-19. Un dato che rappresenta il punto più alto dal 2011 e soprattutto  segna un inversione di tendenza dopo che era sceso al 30% nel 2010.

Malgrado le preoccupazioni del momento, la fiducia degli italiani nell’Unione Europea ha raggiunto un nuovo picco, attestandosi ai livelli più alti (il 48%) da oltre un decennio. Si tratta di un chiaro segno di apprezzamento per la reazione di Bruxelles all’emergenza, soprattutto in relazione al piano Next Generation EU.

Tuttavia, nonostante la crescita nella fiducia, gli italiani hanno ancora molti dubbi sull’autorità effettiva delle istituzioni di Bruxelles: per il 41% sono viste come un riferimento saldo e fondamentale solo per una parte minore dei Paesi membri. Di conseguenza, è opinione diffusa che le istituzioni europee facciano fatica a far seguire una linea comune a tutti i Paesi, soprattutto per quanto riguarda le politiche del lavoro e i diritti civili.

Sul futuro dell’Unione Europea gli italiani hanno una visione frammentata, ma prevale leggermente la tendenza per una maggiore integrazione tra i Paesi membri (48%), rispetto all’inclinazione a differenziarsi (41%). Tuttavia, risultano largamente minoritarie le due posizioni più nette: quella prettamente sovranista rappresenta il 14% dell’opinione pubblica, mentre i propensi a una soluzione di integrazione spinta sono il 21%.