Di Federico Unnia

Curioso intervento censorio del Comitato di controllo contro un subdolo messaggio pubblicitario per promuovere Kena Mobile, il nuovo brand di Tim. Secondo l’organo di vigilanza dello Iap, lo spot non rendeva esplicito in modo chiaro che l’offerta al prezzo indicato è disponibile solo per chi proveniva da un elenco ben preciso di operatori, dal quale risultano esclusi quelli più diffusi.
Il telecomunicato Passa a Kena Mobile, diffuso sulle reti Mediaset nelle scorse settimane, invitava i consumatori a passare all’operatore Kena Mobile promettendo “70 giga, sms e minuti illimitati da 5,99€ al mese”. Il messaggio, tuttavia, non esplicita in modo chiaro che l’offerta al prezzo indicato era disponibile solo per chi proviene da un elenco ben preciso di operatori, dal quale risultavano esclusi quelli più diffusi. Per chi migra infatti dai principali operatori del mercato infatti la tariffa prevista era sostanzialmente diversa di 13,99€ al mese.
Secondo il Comitato, detta comunicazione si poneva in contrasto con l’art. 2 (Comunicazione commerciale ingannevole) del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale. Secondo il Comitato, infatti, l’offerta era riservata ad un segmento particolare di utenti, mentre per il tenore del messaggio e il mezzo di ampia diffusione utilizzato, faceva credere fosse potenzialmente valida per un numero illimitato di soggetti.
Inoltre, l’indicazione che il prezzo è a partire “da” a cui corrisponde un disclaimer in fondo allo schermo “L’offerta è soggetta a condizioni in base all’operatore di provenienza”, riprodotta in caratteri piccoli e non facilmente leggibili, non sono stati ritenuti elementi sufficientemente idonei a veicolare una comunicazione corretta e trasparente, costringendo il consumatore a cercare ulteriori informazioni, che possono in molti casi ridimensionare la perentorietà della promessa dello spot. Da qui il blocco.