Tra natura lussureggiante, archeologia, mare cristallino e ottimo cibo
Il noto giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo ideatore del programma quotidiano di culto sui linguaggi della comunicazione “Il ComuniCattivo”, andato in onda per 12 anni consecutivi su Rai Radio 1 e su RaiDue, nonché nipote del grande Alberto Sordi, ci porta alla scoperta della penisola dello Yucatán, in Messico
Di Igor Righetti
Foto di Grigore Scutari
La penisola dello Yucatán abbonda di suggestive città coloniali, siti archeologici maya celebri in tutto il mondo che permettono di viaggiare nel tempo, località con vivace vita notturna, spiagge con acque turchesi e sabbia fine come il talco che non si scalda mai, luoghi per fare immersioni, riserve naturali mozzafiato e foreste tropicali piene di vita. In questa regione i maya hanno saputo conservare nei secoli le proprie tradizioni.
Il nome Yucatán si narra derivi da Yectean, esclamazione che significa più o meno “non ho capito’’. In questo modo rispondevano le popolazioni alle quali gli spagnoli chiedevano il nome della propria terra: Yectean, non ho capito. Qui si trova anche “la settima meraviglia del mondo moderno” Chichén Itzá, il cui nome significa “bocca del pozzo degli Itzá” (popolazione tolteca proveniente dal Messico centrale). Tra l’800 e il 1200 d.C. Chichén Itzá era il centro politico, militare e religioso di tutto lo Yucatán.
Nella zona centrale è collocato il campo per il gioco della pelota (un rettangolo circoscritto da due muri alti e paralleli, al cui centro, in alto, sono inseriti due anelli di pietra in cui giocatori dovevano lanciare la palla servendosi solo di fianchi, gomiti e ginocchia), numerosi templi e la spettacolare piramide di Kukulkán.
La piramide, alta 25 metri, presenta quattro gradinate con un totale di 365 gradini corrispondenti ai giorni del calendario. Ogni anno, nel giorno dell’equinozio di primavera e dell’equinozio di autunno (20-21 marzo e 21-22 settembre) il sole crea un’illusione ottica per cui sembra che un serpente salga o scenda lungo le scale della piramide di Kukulkán, un fenomeno ammirato da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Altro edificio affascinante è l’osservatorio detto El Caracol, una costruzione su due livelli dalle cui finestre i maya studiavano i cicli della luna e delle stelle e il trascorrere del tempo.
Playa del Carmen
Nata come villaggio di pescatori, è la città più trendy di tutta la Penisola dello Yucatán. Multietnica è abitata da messicani provenienti da ogni stato del Paese e da stranieri di oltre 40 nazioni del mondo tra cui moltissimi italiani, i più numerosi dopo i messicani. Qui si trovano spiagge incantevoli di sabbia fina come talco e mare cristallino e verde giada. Si fa il bagno assieme ai pellicani intenti a pescare. La vetrina di Playa del Carmen per soddisfare la smania di farsi ammirare è l’esclusiva via pedonale, la Quinta avenida, che brulica di boutique (tante quelle italiane), ristoranti e negozi di souvenir. È pure la via per eccellenza della vita notturna.
La civiltà maya
Per ammirare la civiltà maya è imperdibile il sito di Ek Balam che in maya yucatano significa “giaguaro nero”. Le sue origini sono del 300 a.C. ed è uno dei pochi insediamenti maya che rimase occupato fino all’arrivo degli spagnoli. Lo stile pittorico di Ek Balam è considerato uno dei più rilevanti dell’area maya. Altri due siti archeologici sono quelli di Tulum e di Cobá.
Tulum, a circa 60 chilometri a Sud di Playa del Carmen e a circa 120 da Cancún, è l’unico sito che si trova sulla riva del mare. Fu una fortezza maya che visse il suo momento di maggior splendore alla fine del periodo classico (attorno al 1000 d.C.). La più significativa delle sue strutture, detta “El Castillo’’, si trova sul bordo di una scogliera dalla quale si possono ammirare le acque turchesi del Mar dei Caraibi. A Cobà, invece, c’è la piramide più alta dello Yucatán, 42 metri.
Si chiama Nohuch Mul che in lingua maya significa “grande monticello”. Attualmente è l’unica piramide sulla quale si può ancora salire. Cobà fu una delle più grandi città del periodo classico maya e arrivò ad avere una popolazione di circa 50 mila abitanti.
Le città coloniali
Mérida ha un cuore coloniale conservato in modo perfetto. Si trova a circa 4 ore di autobus Ado da Playa del Carmen. Mérida è la città più grande dello stato dello Yucatán nonché la sua capitale amministrativa, culturale e finanziaria. È una città moderna e cosmopolita, ricca di musei, gallerie d’arte, ristoranti e negozi. È anche comoda per visitare numerosi siti archeologici. Il centro storico di Mérida è uno dei più grandi del Messico e si estende lungo un asse rettilineo. Molti degli edifici furono costruiti durante il periodo coloniale, tra il XVIII e il XIX secolo.
Situata a metà strada tra Mérida e Cancún, Valladolid, con la sua atmosfera coloniale, è la terza città più grande dello Yucatán e un ottimo punto di partenza per esplorare la regione che la circonda. Sorge sulle rovine dell’antico centro cerimoniale maya di Zací.
I cenotes
Da non perdere i cenotes, spettacolari cavità calcaree naturali piene di acqua dolce caratteristiche dello Yucatán in cui si possono fare nuotate emozionanti. Erano la principale fonte d’acqua per le popolazioni maya dato che i fiumi e laghi sulla penisola sono molto scarsi.
La riserva della biosfera di Sian Ka’an
Chi visita la penisola dello Yucatàn non può lasciarsi sfuggire la riserva della biosfera di Sian Ka’an il cui nome maya significa “dove il cielo è nato”, patrimonio Unesco.
È la casa di una varietà di creature rare e spettacolari, tra cui i delfini, tartarughe marine, lamantini, pesci tropicali e 336 specie di uccelli. La riserva, che copre una superficie di circa 700 mila ettari, è abitata da circa 2 mila persone quasi tutte di etnia maya.
Dove dormire. Sulla bella spiaggia di Playacar, famosa per la sua finissima sabbia bianca lambita da acque turchesi e cristalline,
l’Eden Village Premium Playacar si trova vicino all’animato centro di Playa del Carmen, in un complesso ricco di vegetazione lussureggiante. Ampia e di qualità la scelta gastronomica grazie al ristorante principale con servizio a buffet e cuoco italiano. Colazione, pranzo e cena sono pantagrueliche e soddisfano ogni palato. Non mancano campi da tennis, campo da beach volley e si possono praticare numerosi sport acquatici (www.edenviaggi.it).