di Federico Unnia
Donne e auto (compresi gli accessori verrebbe da dire) sono un binomio diabolico nella fantasia sessuale degli italiani…
L’ultimo edificante esempio è di poche settimane fa quando il Presidente del Comitato di Controllo ha ingiunto lo stop alla diffusione del messaggio pubblicitario “Prandini Pneumatici”, in quanto giudicato contrario all’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona – del Codice di Autodisciplina. Il messaggio, nel pubblicizzare il punto vendita “Prandini Pneumatici”, utilizzava l’immagine di una ragazza appoggiata ad un trattore in micro-shorts che lasciano scoperto quasi completamente il “lato B”, mentre si rivolgeva ammiccante al pubblico.
Insomma, un invito neanche tanto celato a far altro….
Secondo il Comitato di Controllo tale comunicazione commerciale veicolava una rappresentazione svilente della donna, così in contrasto con l’art. 10 del Codice. La figura femminile era strumentalizzata al solo scopo di attirare l’attenzione dei lettori, creando una commistione tra il corpo della donna e il prodotto che si pubblicizzava. Il tutto con il risultato – non edificante – di mercificare la persona, non esistendo – ha sottolineato il Comitato – alcuna giustificazione narrativa o relazione tra l’immagine della donna e le caratteristiche di quanto si pubblicizzava.