Gentiloni parla “piano” e va lontano, Renzi è il mattatore ma la fiducia è per Mattarella

Indagine EMG Acqua con il supporto delle soluzioni di Cedat85 sulla presenza in tv dei principali politici italiani e sulla percezione degli elettori

cedPaolo Gentiloni parla “piano” e va lontano: anche se la sua voce non è tra le più trasmesse dalle televisioni nazionali, gli italiani lo giudicano il politico con la migliore reputazione. Lo dimostra l’Analisi della presenza dei principali politici in tv condotta da Cedat 85 e EMG Acqua.

La società di ricerche diretta da Fabrizio Masia ha elaborato i dati messi a disposizione dall’innovativa soluzione Mediamonitor di Cedat 85, che da 30 anni opera nella fornitura di contenuti provenienti dal parlato. “Il nostro serviziospiega Gianfranco Mazzoccoli, fondatore di Cedat 85consente di monitorare on line e in tempo reale le radio e tv nazionali e quelle principali di ogni regione. Mediamonitor.it offre la trascrizione automatica e simultanea delle trasmissioni radio-tv decodificando il parlato in testo e indicizzando contemporaneamente tutti i contenuti”. 

L’INDAGINE. L’indagine si sviluppa lungo un arco di tempo di tre settimane e analizza la presenza dei 14 politici più rappresentativi nelle trasmissioni di alcune delle principali emittenti televisive nazionali (Raiuno, Raidue, Raitre, Rete4, Canale 5, Italia 1, Tgcom24 e SkyTg24). I dati numerici sono stati, quindi, incrociati con i risultati dell’indagine di fiducia e posizionamento condotta su un campione rappresentativo di 2.000 italiani maggiorenni. I politici presi in considerazione sono Paolo Gentiloni, Matteo Renzi, Luigi Di Maio, Matteo Salvini, Pietro Grasso, Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni, Laura Boldrini, Angelino Alfano, Andrea Orlando, Massimo D’Alema, Michele Emiliano e Nicola Fratoianni, oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

TEMPI TELEVISIVI E REPUTATION. Gentiloni fa notizia, ma non è tra gli stacanovisti del microfono, a differenza del segretario del PD Matteo Renzi come certifica l’analisi di Cedat 85 e EMG Acqua. Non a caso il premier è tra i pochi a parlare meno di quanto non venga citato (tempo di parola 57’41” e 59’ 39” tempo di notizia). Molto più ‘loquaci’ sul piccolo schermo risultano persino colleghi come Andrea Orlando e Michele Emiliano (rispettivamente 1h 52’ 06” e 1h 16’ 33” per effetto delle primarie del PD), ma anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini (1h 04’ 21”) e il parlamentare dei 5 Stelle Luigi Di Maio (1h 03’ 08”). Secondo il pubblico intervistato, tuttavia, è proprio il premier il più “serio e onesto” e il più “preparato e competente” tra i politici.

Il primato del minutaggio televisivo, come rilevato da Cedat 85, spetta a Matteo Renzi, apparso sui teleschermi per poco meno di 5 ore, oltre 3 delle quali costituite da dichiarazioni fatte in prima persona. Il segretario del Pd è alle spalle di Gentiloni nell’indice di fiducia (22% contro il 26%), sullo stesso piano di Di Maio e davanti a Salvini e al presidente del Senato Grasso (entrambi al 19%). Renzi si deve accontentare della piazza d’onore anche nella classifica di “carisma e capacità di comunicare”: lo scettro in questa categoria resta saldamente nelle mani di Silvio Berlusconi, a cui le tv hanno dedicato in complesso circa 40 minuti di antenna, anche se sono stati trasmessi soltanto 17 secondi di sue dichiarazioni. Tra coloro che, al contrario, hanno un tempo di parola superiore alle citazioni figurano il ministro Orlando (con una percentuale quasi doppia), Di Maio, Salvini e soprattutto Giorgia Meloni, che ha collezionato 2’14” di tempo di notizia, ma ha parlato quasi dieci volte di più, precisamente 34’28”.

I TEMI TRATTATI. Quali sono stati gli argomenti toccati dai principali politici italiani durante le trasmissioni televisive? Il tema più caldo e trasversale del periodo in esame è la questione migranti. Gentiloni, come certifica Cedat 85, si è soffermato soprattutto sui nodi di Alitalia e sulle questioni di politica estera, mentre il programma politico e le primarie sono stati i cavalli di battaglia di Renzi, Orlando ed Emiliano. Di Maio ha parlato in particolare del caso migranti-ONG e della legge elettorale, mentre i due concetti-chiave degli interventi di Salvini sono stati “immigrazione” e “legittima difesa”. Il presidente della Camera Laura Boldrini si è concentrata su fascismo e neofascismo, mentre l’omologo al Senato Pietro Grasso si è espresso soprattutto sull’inchiesta di Catania legata al caso migranti-ONG.

MATTARELLA, IL SUPER PARTES AL TOP. Le classifiche cambiano fisionomia se si include il capo dello Stato: “Sergio Mattarella precisa il direttore di Emg Fabrizio Masia merita un discorso a parte in virtù del suo ruolo super partes. E’ lui a raccogliere il più alto tasso di fiducia, pari al 37%”. Nel complesso Mattarella ha collezionato  1h 21’ 07” di tempo d’antenna, di cui solo la metà di discorsi diretti (39’ 53” di tempo di parola). Tra i contenuti politici trattati, spiccano lavoro, resistenza e Liberazione in virtù della concomitanza dell’analisi con le celebrazioni del 25 aprile e del 1° maggio”.

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