Cosa si attende il mercato da Samsung Galaxy S8

di Marta Valsecchi, Direttore dell’Osservatorio Mobile B2c Strategy del Politecnico di Milano, in occasione del lancio del nuovo smartphone.

Marta Valsecchi
Marta Valsecchi

Dopo i problemi dell’ormai famigerato Note 7, Samsung torna sotto i riflettori con un nuovo smartphone. Il Galaxy S8, presentato oggi, si caratterizza per essere un device total display, con il tasto home fisico che sparisce e cornici ridottissime per sfruttare il più possibile la dimensione del dispositivo. Il motivo è semplice: massimizzare la dimensione dello schermo senza aumentare eccessivamente quella complessiva. Si tratta di una scelta fatta anche da altri produttori nei recenti lanci di nuovi smartphone e che delinea, quindi, una nuova tendenza stilistica destinata a diventare standard. A richiederlo, infatti, è il mercato. Sempre più gli smartphone vengono, infatti, utilizzati per fruire di contenuti video (anche in alta definizione). E l’Italia, su questo fronte, si piazza in alto alla classifica. Secondo i dati di comScore, infatti, sono 18,4 milioni gli italiani dai 13 anni in su che dichiarano di fruire mensilmente di contenuti video da Mobile, dato in crescita del 14% rispetto all’anno precedente (e la gran parte di essi li consuma ogni settimana). Si tratta di oltre la metà (56%) dei possessori di smartphone, percentuale sostanzialmente in linea con quanto accade nel mercato US e superiore invece a quanto succede in Francia, Germania, Spagna e persino nel Regno Unito.

Per quanto riguarda la fotocamera, altra funzionalità ampiamente apprezzata dai consumatori e dunque driver di scelta dello smartphone, i rumors parlano di una fotocamera posteriore sostanzialmente identica a quella, già di alta qualità, del modello precedente (il Galaxy S7), ma di un netto miglioramento di quella anteriore (sempre più usata per i selfie).

C’è molta attesa, infine, per il nuovo assistente virtuale Bixby, altro ambito di forte competizione tra i grandi produttori di smartphone e i giganti del Web. Google, Apple, Microsoft, Amazon sono già tutti in pista (rispettivamente con Assistant, Siri, Cortana e Alexa). Samsung promette un modello di interazione totalmente nuovo rispetto a quanto disponibile oggi sul mercato. Per questo sarà interessante valutarlo con attenzione. Gli assistenti virtuali sono, infatti, un passo decisivo per l’industria tecnologica. La competizione è accesa, perché rispondendo alle richieste degli utenti, i software immagazzinano una massiccia quantità di dati. E qualcuno ha già scritto che i dati sono il nuovo petrolio.