Sanremo2016: il televoto e’ poco trasparente? esposto dei consumatori ad Agcom

Ennesima bufera sul Festival, nel mirino le modalità di gestione delle classifica degli artisti. Per l’Unione Consumatori “non bastano indicazioni generiche”

di Claudio Micalizio

Le polemiche, si sa, sono il pane per un evento come il Festival, in perenne ricerca di visibilità mediatica. Ma è altrettanto noto che, a sua volta, Sanremo garantisce altrettanta pubblicità a chi affianca le proprie istanze all’evento. Su questa edizione 2016 ora però c’è anche un esposto ufficiale: una richiesta di trasparenza all’Authority per le Comunicazioni che getta nella bufera il meccanismo del Televoto con cui il pubblico da casa può scegliere di premiare le performance dei propri beniamini sul palco dell’Ariston.

Poca trasparenza su voti e classifiche?
A chiedere di far luce sul sistema di voto a distanza è l’Unione nazionale dei consumatori che, nell’istanza presentata all’Agcom, denuncia “la mancanza di trasparenza nel meccanismo del televoto” ed evidenzia come, in particolare, nel corso della prima serata del Festival non sia stata resa nota interamente la graduatoria degli artisti in gara e “le percentuali di voto per ogni singolo cantante”. In una nota diffusa alle agenzie, l’Unc sottolinea in particolare che “alla fine del programma, il conduttore Carlo Conti ha mostrato la classifica parziale dei 10 cantanti senza alcun ordine, dividendo i primi 6 dagli ultimi 4, a rischio eliminazione”. Un comportamento che l’assocazione dei consumatori definisce poco trasparente e addirittura non conforme alle regole del settore: in particolare, secondo l’Unc, l’art. 8 del regolamento dell’Agcom sulla diffusione dei risultati del televoto prevederebbe che “al termine delle operazioni di televoto, o anche al termine delle singole sessioni di voto, nel corso del programma venga data lettura dei risultati finali della votazione, per lo meno in termini percentuali, per ciascun partecipante alla competizione”. 

Dona: “I fan hanno diritto di sapere”
Ci vuole quindi più trasparenza per rispettare i regolamenti ma anche per mostrare rispetto nei confronti del pubblico: “Il telespettatore che ha partecipato alla votazione, pagando pure dei soldi – dichiara Massimiliano Dona, segretario dell’Unc – ha il diritto di conoscere il risultato del televoto, anche se parziale. Non si possono tenere segreti i risultati, neanche per ragioni editoriali o di spettacolo”. E secondo gli autori dell’esposto, la segretezza di questi dati nuocerebbe anche allo spirito della gara stessa e al diritto dei fans di fare il tipo per i loro beniamini: “Chi ha votato vuol sapere se il proprio cantante è davvero a rischio eliminazione – continua Dona -. Ad un fan non basta un dato sommario che colloca genericamente il proprio beniamino nella parte alta o bassa della classifica, ma vuol conoscere in che punto esatto della classifica si colloca, per quanti voti e con quale scarto. Senza questi dettagli la graduatoria non ha alcun significato, visto che tra il primo e l’ultimo potrebbero esserci anche solo 10 voti di differenza”. E poichè si tratta di una competizione vera e propria, l’associazione ha già evidenziato altri aspetti da verificare: secondo l’art. 8 del Regolamento dell’Agcom, entro 24 ore dalla definitiva chiusura del televoto, sulla pagina del sito web dell’emittente dedicata alla trasmissione “andrebbero pubblicati i risultati corredati da ogni eventuale dettaglio relativo al conteggio effettuato e comprensivi dei voti invalidi separatamente evidenziati”. Un ulteriore elemento di trasparenza che dovrebbe contribuire a certificare la correttezza della sfida e a “misurare” la platea dei giurati popolari che hanno contributo con i loro voti alla determinazione dei verdetti.