Al Salone Internazionale del Libro di Torino – area Book to the future – tornano grandi protagoniste le Start Up. Sulla scia del successo del 2014, grazie all’iniziativa del Salone Internazionale del Libro e GL events Italia-Lingotto Fiere, in collaborazione con il Centro per l’Innovazione di Intesa Sanpaolo, sono state selezionate, attraverso un bando internazionale, 10 giovani start up che offrono servizi innovativi e creativi per la fruizione dei contenuti editoriali e che affrontano la sfida del digitale tra editoria e tecnologia in maniera originale. Per i vincitori, l’opportunità di partecipare gratuitamente al Salone nell’area che è la vetrina dell’editoria hi tech.
Le 10 start up vincitrici sono 9 italiane e 1 statunitense.
L’azienda Twitteratura di Milano presenta il progetto TwLetteratura che, attraverso l’esperienza interattiva e la riscrittura mediata da Twitter, propone la lettura di opere della letteratura, delle arti e della cultura e la loro divulgazione. È una piattaforma “browser-based”, accessibile a tutti: iscrivendosi, in base alle diverse tipologie di utenti, si può partecipare a riscritture esistenti o creare le proprie.
Upspringer International LLC di Miami (USA) propone la prima piattaforma internazionale di crowdfunding dedicata al mondo della letteratura, con il fine di creare una comunità di amanti del libro dove sostenitori e autori possano incontrarsi e realizzare insieme progetti creativi. Sulla piattaforma è possibile caricare progetti in inglese e italiano, raccogliere fondi in USD, GBP ed Euro, senza limitazioni di residenza o cittadinanza. Basta iscriversi e creare una campagna, una volta che il progetto è approvato, la raccolta fondi inizia. Inoltre, Upspringer mette a disposizione dei propri utenti linee guida e consigli per aiutarli nella giusta realizzazione della campagna.
La torinese Cityteller è una piattaforma social dedicata alla condivisione e alla geolocalizzazione dei luoghi protagonisti dei libri. Un nuovo modo di percepire il territorio, attraverso percorsi turistico-letterari qualificati, per viaggiare e scoprire i luoghi attraverso le citazioni letterarie. Gli utenti possono entrare a far parte della community inviando citazioni, condividendo i libri e i luoghi che amano di più e partecipando alla creazione delle mappe inviando le proprie foto.
Kaninchen-Haus di Torino presenta il progetto Le notti di Tino di Bagdad, un “film diffuso”, ossia una produzione cinematografica con un unico corpus narrativo ma suddivisa in micro-racconti per la cui fruizione è necessario muoversi tra luoghi diversi, stabiliti dagli artisti e collegati tra loro. Le notti di Tino di Bagdad è un’opera videoart del duo artistico ConiglioViola che trasforma la città in un cinema diffuso a cielo aperto, abbracciando letteratura, arti visive, architettura, new media e cinema, ridisegnando lo spazio pubblico.
L’azienda Marshmallow games di Bari sviluppa applicazioni per tablet che offrono un nuovo modo di imparare divertendosi, grazie a una nuova esperienza ludico-didattica, in grado di avvicinare genitori e figli, proponendo un mix di gioco e racconto e una grafica semplice e funzionale.
La start up milanese StarRock ha creato Redooc.com, la prima piattaforma web nativa digitale in Italia per studiare, ripassare ed esercitarsi su tutta la matematica dei licei e degli istituti superiori. Oltre alle brevi video-lezioni sono a disposizione migliaia di esercizi online, divisi per livelli e presentati con logiche di gioco, tutti completi di spiegazione. Ogni utente dispone di un profilo personale che fornisce un percorso dettagliato delle attività svolte e dei risultati ottenuti, evidenziando i punti di forza e le debolezze.
Crabtoon di Taormina (CT) diffonde contenuti multimediali interattivi per l’infanzia come Mash&Co, un’applicazione per i bambini in età prescolare basata sulle storie di due amici, Mash il fungo e Periwinkle. Grazie all’utilizzo di simpatici giochi e semplici attività, il bambino impara ad associare due o più oggetti insieme, a scoprirne le funzioni principali e a raggiungere gli obiettivi di gioco. Con Mash&Co i genitori possono giocare con i bambini e monitorare i loro progressi attraverso un pannello specifico.
Intertwine è una piattaforma di storytelling collaborativo rivolta a chi sente la necessità di trasformare l’esperienza social in creatività. Un utente scrive e struttura la trama di un progetto in capitoli e la community può aggiungere sulla trama il proprio contributo. L’autore sceglie poi i migliori contributi, li edita e ne crea un libro multimediale. Attraverso la piattaforma, gli studenti, già a partire dalla scuola primaria, sono incoraggiati a utilizzare uno strumento fortemente collaborativo, basato sui concetti di condivisione, coworking e crowdsourcing, e hanno l’opportunità di imparare la cultura del lavoro e della solidarietà.
Tribook è un sito dedicato alle librerie indipendenti di Milano che consente ai librai di offrire servizi online innovativi, in linea con le nuove esigenze dei lettori. Con Tribook il lettore milanese può consultare da casa il catalogo integrato di tutte le librerie di Milano, e così decidere se recarsi di persona in libreria o sfruttare il servizio di consegna a domicilio, effettuato nell’arco di poche ore grazie a un corriere in bici. Tribook propone quindi un sistema di acquisto intelligente, rapido, ecologico e a sostegno delle realtà locali.
Seejay di Santa Marinella (Roma) è una piattaforma che ottimizza la presenza sui social network usando lo storytelling come strumento di social media marketing. Seejay consente di raccogliere, organizzare e pubblicare immagini, video, audio, testi e tweet dai social network per costruire in tempo reale storie collettive su qualsiasi tema, argomento o hashtag. Una volta creata la storia, il sistema di social promotion di Seejay consente di coinvolgere altri utenti. Grazie al sistema di reporting è possibile inoltre comprendere e profilare gli utenti, conoscere gli hashtag e le parole più usate e individuare gli influencer.
Al centro dell’Area start up è presente un’arena dedicata ad attività esperienziali, per scoprire, provare e comprendere le potenzialità delle innovazioni tecnologiche applicate all’editoria e alla fruizione dei contenuti. Inoltre durante il periodo di svolgimento del Salone le 10 start up partecipano ad una attività laboratoriale, in cui viene richiesto di elaborare un format digitale creativo e innovativo a partire da contenuti editoriali proposti dal Centro per l’innovazione di Intesa Sanpaolo. Tra i format presentati, un’apposita giuria sceglierà quello che più si sarà distinto per applicabilità, fruibilità e creatività. La Start Up che avrà presentato il Format selezionato potrà accedere a StartUp Initiative – Digital e Mobile – percorso di accelerazione per start up di Intesa Sanpaolo. Anche quest’anno, inoltre, ogni start up ha l’occasione di presentare il proprio progetto a potenziali investitori, grazie a un palinsesto di incontri B2B preorganizzati. Prima dell’incontro Livio Sgarbi, il più noto Business LifeCoach d’Italia, spiega alle 10 aziende come affrontare e gestire tempo e stress emotivo durante la presentazione di un Pitch.
A Book to the future si svolge inoltre per la prima volta l’Investoday di Investo Magazine, appuntamento in cui si affrontano i percorsi di nascita e sviluppo delle imprese italiane, dalla start up alla quotazione in borsa. Intervengono Gianluca Dettori, Lorenzo Franchini e Giancarlo Rocchietti.
Numerosi gli argomenti affrontati nell’ampio programma di incontri che si svolgono nella sala dell’area.
Il tema dei social network è affrontato in diversi appuntamenti: le strategie social per le start up editoriali sono al centro di un incontro in collaborazione con il Master in Professione editoria cartacea e digitale dell’Università Cattolica di Milano; si parla di attività di promozione e posizionamento del marchio editoriale con i Social media manager di importanti case editrici come EDT, Laterza, Feltrinelli Zoom, Voland, RCS Libri e Treccani; l’utilizzo di hashtag come strumento di engangement al fine di scardinare modelli culturali negativi è ormai pratica diffusa: Fabio Del Giudice, Laura Donnini e Annamaria Testa, moderati da Paolo Armelli di Wired, analizzano i casi #unlibroèunlibro, #dilloinitaliano e #ioleggoperché.
I più diffusi progetti per la condivisione della lettura e di contenuti letterari sui social e su piattaforme innovative vengono esaminati nel panel #followthebook.
Al Salone sbarcano le wearable tech. Google Glass & Books. Tecnologie indossabili, libri e mappe: dal viaggiatore al professionista è il titolo di un dibattito con Valerio Ferrero, Alessandro Gallo, Marco Giacomello e Lorena Petriccione, moderati da eFFe.
Il volume dei fondi e delle collezioni delle istituzioni culturali disponibili in formato digitale è anche in Italia in continua crescita e una parte sempre maggiore del patrimonio culturale è liberamente accessibile online. Se ne parla nella tavola rotonda Biblioteche digitali verso il futuro:accesso agli open linked data, con Luca Martinelli (Ministero Beni Culturali. ICCU), Anna Lucarelli (Biblioteca Nazionale Centrale Firenze), Stefano Casati (Biblioteca digitale Galileo), Maurizio Lana (digilibLT e geolat, Università di Piemonte Orientale) coordinati da Anna Maria Tammaro. Scrittori indipendenti e self-publishing sono protagonisti in un incontro a cura di Amazon.
Direttamente dalla voce degli autori indipendenti di maggiore successo, i segreti per l’auto-pubblicazione sia in cartaceo sia in digitale; dopo il self-publishing, le writing community sono la nuova frontiera della narrativa: Paola Chiozza, Alberto Grandi e Leonardo Patrignani presentano alcuni di questi nuovi luoghi virtuali dove ognuno può pubblicare liberamente e sottoporre la sua opera al giudizio e ai commenti degli altri utenti.
L’avvento dei social ha trasformato, a volte anche in negativo, il modo di fare giornalismo. Alberto Puliafito e Davide Mazzocco discutono del futuro del giornalismo online fra “shock”, “gattini” e “video commoventi”, nell’incontro Io non clicco; l’informazione online è il tema anche di Slow Journalism, in cui vengono analizzati i casi di informazione “lenta” e di approfondimento di Monocle, Frankie e Dealyed Gratification.
Anche la nona arte sta subendo trasformazioni con l’avvento delle tecnologie digitali: se ne parla nei panel Il fumetto digitale, il presente e il futuro con Tunuè e Crossmedia graphic novel, transmedia storytelling e self publishing con Prinp. Grandi nomi del fumetto come Roberto Recchioni, curatore di Dylan Dog, e Giacomo “Keison” Bevilacqua – autore di A Panda Piace – in Roma Città Morta: diario di un’Apocalisse, a cura di Multiplayer Edizioni.
Ospite al Salone anche Salvatore Aranzulla, uno dei divulgatori informatici più importanti d’Italia, che insieme a Ennio Martignano e Vittorio Pasteris fornisce le istruzioni per l’uso sulla scelta degli strumenti digitali per leggere. Le potenzialità del digitale nella didattica e nella narrazione per ragazzi sono al centro di due incontri realizzati in collaborazione con il Bookstock Village e Mamamò.it.
Una striscia quotidiana è curata dal Digital Festival: tra gli appuntamenti in programma, dei focus sul content marketing come strumento di promozione e intrattenimento, un incontro su narrazioni emergenti ed esperienze immersive, una tavola rotonda sui virtual reality game e un excursus su storie e idee riguardanti i nuovi lavori nati con l’avvento di Internet.