Dopo 20 anni di attesa, sabato 25 aprile 2015 il Palais Mamming Museum – Museo Civico di Merano – riapre al pubblico. A firmare l’immagine e la comunicazione dell’evento sono i creativi dello studio doc di Bolzano. Parola d’ordine della campagna: FINALMENTE.
Puntare su pochi elementi distintivi per trasmettere pregio artistico, contemporaneità e il raggiungimento di un traguardo prestigioso: la città di Merano si riappropria di un gioiello culturale che aspettava da tempo. Sono questi i presupposti e gli obiettivi che definiscono il progetto grafico dello studio sudtirolese. L’immagine istituzionale si caratterizza per il giallo acceso e attuale della scritta “Finalmente” – lemma simbolo dell’attesa ripagata – e per l’affresco che fa da cornice alla grafica, una delle opere di maggior pregio storico-artistico di Palais Mamming raffigurante il Ratto di Proserpina.
Oltre alla comunicazione, doc Office for Communication and Design firma la scenografia della collezione in mostra a Palais Mamming. Uno scenario espositivo che si realizza dall’unione di due progetti distinti, l’allestimento scenografico a cura dei creativi di doc e quello architettonico a cura dell’architetto meranese Markus Scherer. Con un percorso a sviluppo circolare il visitatore inizia il suo viaggio dalla preistoria e protostoria, per toccare tutti gli ambiti esistenziali fino a terminare con l’arte moderna. La visita acquisisce un fascino singolare grazie alla presenza di alcuni pezzi “esotici” e curiosi. Fra questi, la collezione di armi del Sudan dell’avventuriero Slatin Pascha.
E poi, la maschera funebre di Napoleone, una mummia egizia, sculture e dipinti dal Tirolo, reperti archeologici e pezzi “esotici” dal mondo. Saranno loro ad accompagnare le due settimane di eventi in programma dal 25 aprile al 9 maggio.