Si è spenta il 6 febbraio a Roma, dove era nata l’11 marzo del 1931, Marisa Del Frate, considerata la prima showgirl italiana per le sue innumerevoli doti, che le consentirono di recitare, negli anni ’50 e ’60, accanto ai più grandi interpreti del varietà televisivo e del teatro leggero. Indossatrice, cantante, attrice, imitatrice, ballerina, conduttrice, Marisa del Frate è stata uno dei volti più amati nell’Italia del boom economico, grazie soprattutto alle sue apparizioni televisive, proprio quando il piccolo schermo conquistava le case degli italiani, tra queste anche nel celebre Carosello, da protagonista della pubblicità dedicata alle caramelle Durfur.
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Inizia la sua carriera come indossatrice, arrivando in finale a Miss Italia nel ’55 e all’edizione di Miss Universo a Palermo nel ’56, prima di dedicarsi alla musica. L’anno seguente si presenta al Festival di Napoli, vincendo con la canzone ‘Malinconico autunno’. Nel ’58 il debutto al Festival di Sanremo con le canzoni ‘E’ molto facile dirsi addio’ e ‘Ho disegnato un cuore’. Poi il teatro: Macario la vuole al suo fianco nella rivista ‘Chiamate Arturo 777’ e, di seguito, è accanto a Carlo Dapporto in ‘Monsieur Cenerentolo’ e ne ‘Il rampollo’ di Scarnicci e Tirabusi, che consolida il suo successo di soubrette.
La fama arriva con la tv: è del ’61 la partecipazione alla trasmissione cult della Rai ‘L’amico del giaguaro’, un quiz condotto da Corrado, dove l’artista al fianco di Gino Bramieri e Raffaele Pisu, recita, canta ed imita. Diventa un tormentone la sua interpretazione della sigla omonima del programma. Sono gli anni d’oro del varietà: nel ’63 è con Paolo Ferrari ne ‘Il naso finto’, due anni dopo al fianco di Corrado e Sandra Mondaini ne ‘La trottola’, dove lancia la ‘La danza di Zorba’ ed incide la sigla ‘Anche se tu’. Quello con Bramieri e Pisu diventa un grande sodalizio artistico. Con il primo è a teatro in ‘Hobbyamente’ e ‘L’assillo infantile’, poi al cinema nel film musicarello ‘Perdono’ del ’66 con Caterina Caselli e Nino Taranto.
L’esordio sul grande schermo dell’attrice arriva nel ’63 con ‘Obiettivo ragazze’ di Mario Mattioli con, tra gli altri, Tony Renis. Con Memmo Carotenuto ed Aroldo Tieri gira anche il film ‘La ballata dei mariti’. Non lascia però il teatro, recitando ancora in ‘Italiani si nasce’ di Faele, dove per la prima volta si esibisce in uno spogliarello, e in ‘La sveglia al collo’ di Marchesi e Terzoli.
Negli anni ’80 torna nelle tv locali e conduce con Pisu ‘Gran bazar’, considerata la prima televendita, per l’emittente Telecentro di Bologna. Negli ultimi anni si dedica alla pittura, allestendo diverse mostre. Tra le ultime apparizioni quelle nei programmi di Paolo Limiti, dedicati alla storia della tv.