Il TvZap Socialscore spegne la prima candelina

Un anno di tv visto dai social: gli italiani si dividono tra fiction religiose e calcio, ma su twitter domina lo strapotere dei talent show

black-no-payoffCompie un anno il TvZap Socialscore, il sistema di analisi, monitoraggio e classificazione dei personaggi e delle trasmissioni televisive più importanti della tv italiana, condotto in collaborazione con un gruppo di ricercatori impegnati al CNR di Pisa. Attivo su panel di circa 300 unità tra personaggi e trasmissioni televisive italiane, che nel corso di questo primo anno sono state l’oggetto di analisi della popolarità e dell’engagement rilevato dal confronto incrociato tra Facebook, Twitter e Youtube, quello che emerge è che gli italiani sono un popolo tutto casa e chiesa, almeno quando si parla di gusti televisivi e programmi da commentare sui social.

Il 2014 ha infatti premiato con ascolti record le fiction a tema religioso come Don Matteo e Che Dio ci aiuti, e Roberto Benigni che illustra i dieci Comandamenti. E, senza troppe sorprese, con “religiosa” attenzione sono state guardate anche tutte le partite della nazionale ai Mondiali brasiliani. Ma se l’Auditel non ha mostrato grandi novità, ben diverso è il discorso per i telespettatori che al telecomando preferiscono i cellulari e i tablet sempre connessi su Facebook e Twitter. E’ infatti guardando questo pubblico più “smart” la questione cambia e le classifiche si stravolgono: sparisce quasi totalmente la fiction e regnano incontrastati i talent show.

La fotografia degli spettatori italiani su Facebook, Twitter e Youtube nell’ultimo anno scattata dal Tvzap Socialscore, e da un anno dalla nascita del Socialscore quello che emerge è la presenza di quattro trend principiali:

Talent – Il cuore della social tv sono i talent show come X Factor e Amici (rispettivamente primo e terzo), ma anche Masterchef (nono). Grazie al meccanismo della gara e agli espedienti emotivi creano engagement e coinvolgono il pubblico che si sente partecipe del destino dei concorrenti e che viene chiamato in causa nel sostenere un ragazzo o per criticarlo.

A scontrarsi con la corazzata dei talent show ci sono i programmi di informazione. Se quasi tutti i talk show politici sono infatti in caduta libera negli ascolti e sui social network, i programmi di denuncia attraggono spettatori che poi si rivelano molti attivi online commentando le inchieste e ricondividendole. Svettano in questa categoria l’ibrido tra talk e inchiesta Servizio Pubblico (secondo), l’infoteiment de Le Iene (quarto) e le denunce di Report (sesto).

2) Fiction: tutto Auditel e niente social. Più difficile alimentare discussioni per le fiction, che infatti latitano in classifica. Da una parte per la loro natura non legata all’attualità e ad un evento in divenire, dall’altra per l’età media degli spettatori che spesso non sono attivi sui social network. Fa eccezione Squadra Antimafia – Palermo Oggi che, grazie ad un minuzioso lavoro da parte dei gestori delle pagine social e al successo tra i più giovani, si ritrova al decimo posto.

Mosca bianca in questa top ten è il programma comico Made in Sud, saldo al quinto posto. Il successo social dello show http://tvzap.kataweb.it/news/97079/made-in-sud-la-comicita-e-social/  è dovuto alla tempestività con cui vengono postati in rete i video dei comici che portano i fan e i follower a scatenarsi nei commenti, retweettando e condividendo spezzoni e tormentoni degli artisti in onda.

3)Programma vs Social:   Se si vanno ad analizzare i diversi social network, emergono tutte le differenze dei rispettivi pubblici. Facebook, senza troppe sorprese, è il regno incontrastato delle trasmissioni a forte vocazione popolare come Uomini e donne, il Grande Fratello e Amici (rispettivamente secondo, terzo e quarto) e al quinto posto compare addirittura uno show dedicato al gossip come Verissimo.

4) No YouTuber? No party. I personaggi televisivi che racimolano più consensi sui social network non sono nati in tv ma sui social.

I nativi tv infatti arrancano nel farsi largo tra le YouTube star che possono contare su una fan base (su tutti i principali social network) forte, agguerrita, coccolata e alimentata nel corso degli anni prima di approdare in televisione. E’ il caso di Frank Matano (quinto), Clio Zammatteo (sesta) e Guglielmo Willwosh Scilla (decimo), prime YouTube star italiane “scoperte” poi dal piccolo schermo che ha aperto loro le porte come presentatori, giudici, attori.  Un percorso seguito anche dal secondo classificato nella top ten dei personaggi più social, Francesco Sole, che però ha bruciato le tappe, anche grazie a qualche fan famoso che ha condiviso i suoi contenuti facendoli diventare virali. In pochi mesi l’outsider e sconosciuto Gabriele Dotti (vero nome di Sole) si è imposto all’attenzione della rete con dei video divertenti ed è poi approdato in tv accanto a Belen Rodriguez alla conduzione di Tu sì que vales.

Funziona bene anche il connubio tra tv e musica. Il primo e il quarto posto in classifica sono occupati da due cantanti prestati ai talent show: Fedez e Mika, giudici dell’ultima edizione di X Factor.  Le uniche due star televisive presenti in top ten sono Federica Panicucci e Barbara D’Urso, che riescono grazie alla costanza degli aggiornamenti a generare engagement condividendo momenti della propria vita privata e lavorativa.  Menzione speciale per il terzo posto in classifica di Fiorello, un televisivo prestato a YouTube. E’ l’unico ad essere passato dal piccolo schermo alla rete con la sua Edicolafiore, perdendo così parte del suo affezionato pubblico tv ma guadagnandone in popolarità social.