Lo Iap blocca la campagna di Explora Canate 415

di Federico Unnia

Idee che viaggiano nel tempo e negli spazi europei per finire sempre bloccate dai rispettivi organi autodisciplinari di controllo. E’ questo il destino che accomuna la campagna Explora Canale 415, ora fermata dal Comitato di controllo perché  ritenuta volgare, violenta e la medesima immagine che nel lontano (pubblicitariamente parlando) 2007 l’Advertising standards authority bloccò per il medesimo motivo. Per inciso, questa campagna in Uk, volta a sensibilizzare la dipendenza dal fumo a dalla necessità di smettere di fumare,  risultò la più contestata e segnalata dal pubblico, con oltre 700 segnalazioni.

Explora

Tornando alle vicende italiane, il Presidente del Comitato di Controllo ha ritenuto che l’immagine dell’uomo preso all’amo, con la bozza deformata dalla tensione della lenza che tenta di prenderlo a bordo,  diffusa (come in Uk) attraverso affissioni fosse  in contrasto con gli artt. 9 – Violenza, volgarità, indecenza – e 11 – Bambini e adolescenti – del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, in quanto propone al pubblico dei consumatori un’immagine ripugnante, tale da suscitare una forte sensazione di disgusto e repulsione. L’annuncio, che pubblicizzava un programma sulla tv satellitare dedicato alla pesca, mostrava il primo piano del volto di un uomo con la bocca spalancata e il labbro superiore trafitto dal gancio di un amo da pesca, con l’headline  “Fatti catturare da Explora. Canale 415”.

Ad avviso del Comitato di Controllo – come anche disse l’Asa inglese  – una simile rappresentazione, caratterizzata da un forte realismo (confermato dall’autore che ama la pesca d’altura!), si pone in palese contrasto con il divieto di utilizzare negli annunci pubblicitari “rappresentazioni …che secondo il gusto e la sensibilità dei consumatori debbano ritenersi…ripugnanti”, sancito dall’art. 9 del Codice. L’immagine richiamava immediatamente sensazioni di sofferenza, dolore fisico e violenza, risultando oltremodo turbante, così ponendosi in contrasto con le norme del Codice.

La comunicazione, indubbiamente incentrata sulla pura ricerca di un effetto scioccante, è stata giudicata idonea a turbare la normale sensibilità del pubblico dei consumatori. Il contesto nel quale il messaggio è diffuso, cartelloni di grandi dimensioni nelle stazioni della metropolitana di Milano, comporta che tale impatto negativo sia massimo. Esso, infatti, oltre a turbare un pubblico adulto, può colpire l’attenzione dei minori, che non hanno sviluppato adeguati filtri cognitivi, provocando in loro ansia e disagio. Una simile comunicazione, pertanto, è stata ritenuta infine in contrasto anche con l’art. 11 del Codice, contravvenendo a quella particolare cura ed attenzione richiesti nella predisposizione dei messaggi che possono essere ricevuti da bambini ed adolescenti affinché non vi siano elementi che possano in qualche modo “danneggiarli psichicamente, moralmente o fisicamente”. Da qui il blocco!

Visualizzazioni: 6