Il profilo di un bambino stilizzato con i colori e i poligoni che ne formano la psiche: con un doodle nella ricorrenza dei 119 anni dalla sua nascita (a Vienna, il 3 dicembre 1895), Google rende omaggio a Anna Freud, sesta figlia del padre della psicanalisi moderna, Sigmund Freud, l’unica a percorrere le orme del genitore affermandosi come la madre della moderna psicanalisi infantile.Uno studio che ebbe una svolta importante con la pubblicazione, nel 1927, del saggio intitolato “Introduzione alla tecnica della psicoanalisi infantile” e che approfondì nel corso della sua vita dando un contributo rilevante nell’osservazione e nel trattamento del disagio infantile. Nel 1935 divenne direttrice dell’Istituto di Formazione Psicoanalitica di Vienna e l’anno successivo pubblicò “L’Io ed i meccanismi di difesa”, una delle sue opere più celebri dedicate ai sistemi di protezione dell’Io dall’angoscia adottati dai bambini.
Ad alcuni meccanismi di difesa già individuati da Sigmund Freud, rimozione, regressione, isolamento, identificazione e proiezione, Anna Freud aggiunse l’identificazione con l’aggressore, l’altruismo, l’ascetismo e l’intellettualizzazione, individuando come principale causa del ritardo dello sviluppo psichico dei bambini nella mancanza di una relazione stabile con la madre. Secondo la Freud, inoltre, non si potevano applicare ai bambini le stesse classificazioni delle malattie degli adulti e pertanto fu la prima a introdurre un nuovo metodo per valutare lo sviluppo psicofisico infantile, spostando l’ interesse della psicoanalisi dalla patologia alla normalità e cercando di costruire un modello multilineare dello sviluppo infantile.
Trasferitasi a Londra con la famiglia alla vigilia della seconda guerra mondiale, fondò un asilo per bambini che poi trasformò in un istituto di diagnosi, ricovero e cura infantile: la Hampstead Child Therapy Course of Clinic. Un centro fondamentale di aiuto, studio, reinserimento e formazione per il trattamento dei disturbi del bambino.
Pur non essendo laureata, Anna Freud fu universalmente apprezzata dalla società scientifica internazionale ricevendo diversi riconoscimenti honoris causa. morì a Londra a 86 anni il 9 ottobre 1982.