Parte in questi giorni la campagna quotidiana realizzata dall’agenzia di Lorenzo Marini per un’interessante operazione di new business a supporto della sede americana.
L’agenzia non è nuova a questo tipo di operazioni, anzi, periodicamente salta il sistema tradizionale di presentazioni e gare e sceglie la pubblicità diretta. “Strano a dirsi, ma sembra che molti nostri colleghi e molte agenzie non credano alla pubblicità” afferma Lorenzo Marini “mentre noi possiamo affermare che funziona, anche quando si tratta di autopromozione, poiché sempre di branding si parla”. L’altro anno ad esempio l’agenzia aveva creato molto rumore con un annuncio indovinello intitolato “QUAL’È” pieno di primati ma assolutamente privo di firma e logo di agenzia, ricevendo centinaia di mail, tra lettori e curriculum, tra critici ed estimatori, tra colleghi e prospect. “Tra questi, tre sono poi diventati nostri clienti” continua Lorenzo Marini. L’annuncio uscirà sui più importanti quotidiani italiani, nella prossima settimana (mentre il team americano sta lavorando per una uscita anche sul New York Times, ovviamente con una body copy diversa).
Questa campagna “We’ve written this ad for just seven people” non è strategica ma tattica, e non è posizionante o celebrativa, come gli annunci già realizzati per i premi importanti ricevuti, ma seleziona aziende italiane che hanno già un piede in America e che vorrebbero supportare il loro brand con l’assistenza di un team italoamericano proprio a New York.
L’idea è quella di selezionare con titolo in inglese il target potenziale e di anticipare il sistema applicato dall’agenzia per i brand italiani: il geomarketing.