Lewis Hamilton si unisce alla campagna di di Save the Children per garantire educazione ai 57 milioni di bambini fuori dalla scuola in tutto il mondo.
Lewis Hamilton campione automobilistico, è diventato ambasciatore globale per l’Educazione per Save the Children, e sostiene la relativa campagna per focalizzare l’attenzione su 57 milioni di bambini al mondo che ancora oggi non frequentano la scuola.
Concluso il Gran Premio dell’India, Hamilton ha incontrato i bambini che Save the Children ha strappato al lavoro minorile nelle fabbriche di mattoni e introdotto nella scuola. Ha anche incontrato i bambini che vivono e lavorano sulle strade, che stanno imparando a leggere e scrivere attraverso progetti educativi innovativi.
Hamilton ha dichiarato: “È stato straziante parlare a bambini disperati che vogliono imparare, ma sono o troppo poveri o troppo lontani dalla scuola per ottenere una buona educazione. Nessun bambino dovrebbe essere condannato a lavorare così precocemente, ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di imparare”.
Nel Bengala 500.000 bambini lavorano per ore e ore in fabbrica per produrre mattoni per edilizia in espansione nell’India. Save the Children che gestisce 70 centri scolastici all’interno delle stesse fabbriche, ha come obiettivo l’azzeramento del lavoro minorile: ad oggi, grazie all’operato dell’Organizzazione, 16.000 bambini hanno abbandonato una vita di mattoni e stanno cercando di averne una popolata di scuola e istruzione.
Lewis Hamilton ha anche visitato un centro di apprendimento mobile di Save the Children a Calcutta, un grande autobus giallo, che si sposta nelle baraccopoli della città. Le aule mobili sono fornite di libri e articoli di cancelleria e hanno personale docente che aiuta i bambini a imparare a leggere e scrivere.
“Lewis Hamilton ci sta aiutando ad attirare l’attenzione sul grosso problema della mancanza di istruzione. Sebbene oggi 50 milioni di bambini in più vanno a scuola, rispetto al 1990, i finanziamenti all’educazione sono diminuiti in maniera drastica: i paesi più poveri hanno perso fondi per 149 milioni di dollari, a discapito almeno dell’educazione di 1 milione bambini. È urgente invertire tale tendenza. Il mondo non può permettersi di non investire sul futuro dei propri figli”, ha affermato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.