Lewis Hamilton si unisce alla campagna di Save the Children

Schermata 2013-10-30 alle 10.33.57Lewis Hamilton si unisce alla campagna di di Save the Children per garantire educazione ai 57 milioni di bambini fuori dalla scuola in tutto il mondo.

Lewis Hamilton campione automobilistico, è diventato ambasciatore globale per l’Educazione per Save the Children, e sostiene la relativa campagna per focalizzare l’attenzione su 57 milioni di bambini al mondo che ancora oggi non frequentano la scuola.

Concluso il Gran Premio dell’India, Hamilton ha incontrato i bambini che Save the Children ha strappato al lavoro minorile nelle fabbriche di mattoni e introdotto nella scuola. Ha anche incontrato i bambini che vivono e lavorano sulle strade, che stanno imparando a leggere e scrivere attraverso progetti educativi innovativi.

Hamilton ha dichiarato: “È stato straziante parlare a bambini disperati che vogliono imparare, ma sono o troppo poveri o troppo lontani dalla scuola per ottenere una buona educazione. Nessun bambino dovrebbe essere condannato a lavorare così precocemente, ogni bambino dovrebbe avere la possibilità di imparare”.

Nel Bengala 500.000 bambini lavorano per ore e ore in fabbrica per produrre mattoni per edilizia in espansione nell’India. Save the Children che gestisce 70 centri scolastici all’interno delle stesse fabbriche, ha come obiettivo l’azzeramento del lavoro minorile: ad oggi, grazie all’operato dell’Organizzazione, 16.000 bambini hanno abbandonato una vita di mattoni e stanno cercando di averne una popolata di scuola e istruzione.

Lewis Hamilton ha anche visitato un centro di apprendimento mobile di Save the Children a Calcutta, un grande autobus giallo, che si sposta nelle baraccopoli della città. Le aule mobili sono fornite di libri e articoli di cancelleria e hanno personale docente che aiuta i bambini a imparare a leggere e scrivere.

“Lewis Hamilton ci sta aiutando ad attirare l’attenzione sul grosso problema della mancanza di istruzione. Sebbene oggi 50 milioni di bambini in più vanno a scuola, rispetto al 1990, i finanziamenti all’educazione sono diminuiti in maniera drastica: i paesi più poveri hanno perso fondi per 149 milioni di dollari, a discapito almeno dell’educazione di 1 milione bambini. È urgente invertire tale tendenza. Il mondo non può permettersi di non investire sul futuro dei propri figli”, ha affermato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia.