mposte precise condizioni anche per clienti di una tv interattiva
Si’ alla profilazione degli utenti su tv interattiva e Internet, ma se c’e’ il loro consenso e il rispetto delle norme sulla privacy. Lo ha stabilito il Garante Antonello Soro, che non ha ritenuto lecita una nuova modalita’ di profilazione dei propri clienti proposta da una societa’ di tlc basata sul monitoraggio della loro navigazione Internet; alla stessa societa’ ha dato invece il via libera – ma a precise condizioni – ad un sistema finalizzato ad analizzare le attivita’ dei clienti dei servizi di tv interattiva.
Nel primo caso, la societa’ fornitrice del servizio di connessione chiedeva di poter analizzare il comportamento online dei navigatori, senza aver acquisito il loro consenso, per proporre pubblicita’ mirate.
La compagnia sosteneva di poter procedere a tale trattamento in quanto i dati personali dei singoli utenti, prima di essere utilizzati, venivano resi anonimi, e solo in seguito analizzati.
Dai riscontri del Garante, pero’, e’ emerso che il processo che avrebbe dovuto celare l’identita’ del cliente era per sua natura reversibile, tanto che i servizi di profilazione svolti dalla societa’ telefonica avrebbero potuto consentire di proporre all’utente offerte calibrate proprio sulla sua vita online.
L’Autorita’ ha quindi vietato l’attivazione del progetto che, cosi’ come presentato, potrebbe effettuarsi solo con la preventiva acquisizione dello specifico consenso degli utenti e, comunque, sempre previa verifica preliminare da parte del Garante sul rispetto dei principi di necessita’, proporzionalita’ e correttezza del trattamento dati. La stessa telco aveva chiesto di poter monitorare – per finalita’ commerciali, pubblicitarie e di customer care – l’attivita’ degli abbonati ai servizi di tv interattiva.
La societa’ proponeva in particolare di analizzare, una volta richiesto il loro consenso, i dati trasmessi sul cosiddetto ‘ canale di ritorno ‘, ovvero la connessione che consente all’utente di interagire con la piattaforma tv per accedere a programmi, scrivere messaggi o commenti, configurare specifiche funzionalita’ e servizi.
In questo caso, il Garante ha approvato il progetto: la societa’ dovra’ comunque adottare precise misure a tutela della privacy delle persone interessate. L’analisi dei dati, ad esempio, dovra’ limitarsi a creare gruppi di profilazione basati su macrocategorie (ad es. film d’azione, commedie) e con un periodo di analisi non inferiore alla settimana. I dati sensibili – come i gusti sessuali o gli orientamenti politici – potranno essere usati solo se strettamente connessi a uno specifico bene o prodotto richiesto dall’utente e comunque solo dopo aver ottenuto il consenso scritto dell’interessato e la specifica autorizzazione dell’Autorita’.
Il Garante ha anche rilevato che la societa’ utilizzerebbe, per analizzare le abitudini dei clienti della tv interattiva, la stessa piattaforma software usata per i clienti del servizio fonia. Tale sistema – pur adottando forme di mascheramento dei dati identificativi dei clienti – consentirebbe di incrociare i dati dei vari servizi, con il rischio di diventare uno strumento particolarmente invasivo e sicuramente sproporzionato rispetto alle finalita’ prospettate dalla societa’.
Per questo motivo, l’Autorita’ ha chiesto l’adozione di ulteriori misure di sicurezza e accorgimenti che impediscano forme di ‘ profilazione incrociata ‘ tra gli utenti telefonici e quelli tv.