Il comitato di redazione: “Della Valle? Sarebbe utile capire le sue reali intenzioni”
Il futuro assetto azionario di Rcs “non deve prefigurare alcuna posizione dominante di fatto nell’editoria italiana, né del gruppo Fiat, né di altri”. E’ quanto sostiene il Cdr del Corriere della Sera in una nota pubblicata sul quotidiano.
“In parallelo, il Cdr osserva con disorientamento i movimenti e le dichiarazioni di Diego Della Valle – prosegue il comunicato sindacale – sarebbe utile capire quali siano le sue reali intenzioni e soprattutto quale sia il futuro che immagina per il Corriere della Sera e il gruppo nel suo insieme”.
Il Cdr, si legge ancora, “non ha alcun pregiudizio nei confronti degli azionisti in campo ed è pronto a confrontarsi con la proprietà, qualunque essa sia, purché rispetti i principi base contenuti nello Statuto del Corriere della Sera e pubblicati sulla prima pagina del giornale il 29 maggio 1973”.
Lo Statuto, firmato il 3 aprile 1974 da Piero Ottone e sottoscritto da tutti i direttori che si sono succeduti alla guida del giornale, richiama “con forza” i principi di indipendenza dal potere politico e da qualunque gruppo di pressione.
Il Cdr, infine, “considera logora la formula del patto di sindacato che governa questo gruppo da decenni: proprio la vicenda dell’aumento di capitale ha dimostrato come alcuni soci industriali o finanziari siano finora rimasti in sella più per una logica di alleanza con gli azionisti maggiori (Fiat, Mediobanca e Banca Intesa) che per una profonda convinzione nelle potenzialità di Rcs”.