SMI S.p.A. VINCE IL PREMIO “LE TIGRI DEL 2010”

Se il sistema Italia è riuscito a superare una delle crisi finanziarie globali più pesanti molto si deve alla vitalità, capacità di innovazione e visione strategica di migliaia di medio-piccole imprese, in grado di assorbire gli effetti scatenatisi su scala internazionale. Tra i fattori critici di successo si segnalano la progressiva capacità di internazionalizzazione (che non significa delocalizzazione) ed il forte investimento in Ricerca & Sviluppo per innovare sia i prodotti sia i processi industriali. Questo mix vincente è sovente accompagnato da consistenti investimenti in comunicazione e da una marcata e sempre crescente attenzione alle tematiche sociali. Come avvenuto per SMI S.p.A., azienda che si è aggiudicata il Premio “Le Tigri de 2010”, riconoscimento assegnatole ieri sera nel corso della cerimonia svoltasi a Villa Castelbarco (MI), cui hanno preso parte oltre 130 esponenti del mondo imprenditoriale e professionale.

Sono questi molti dei fattori alla base del successo delle oltre 55 imprese italiane, con un fatturato 2010 compreso tra 5 e 300 mio €, che hanno partecipato al Premio “Le Tigri del 2010”, promosso da TickMark, società di revisione contabile indipendente, con il contributo di Banco Popolare (tra i primi cinque gruppi bancari nazionali), Segro (società leader nello sviluppo e investimento immobiliare in Europa) e con il supporto scientifico dell’Osservatorio Legislazione & Mercati di Cuoa Finance (Altavilla Vicentina – VI), KilometroRosso (Parco Scientifico Tecnologico che sorge alle porte di Bergamo), Cerif – Centro di Ricerca sulle Imprese di Famiglia e Fondazione Distretto Green and High Tech Monza Brianza, con il Patrocinio della Provincia di Bergamo – Assessorato alle attività produttive e turismo, dedicato alle PMI che hanno dimostrato le qualità necessarie, testimoniate da dati economici e finanziari, per il superamento della crisi.

La Giuria, presieduta dal Prof. Andrea Amaduzzi, docente di Contabilità, Bilancio e Controllo all’Università Milano Bicocca, ha vagliato le candidature pervenute ed ha nominato 5 aziende finaliste, tra cui è stata scelta la vincitrice assoluta: SMI S.p.A. La valutazione comparativa delle aziende è stata effettuata sulla base di alcuni parametri quantitativi e qualitativi, quali gli indicatori economici, patrimoniali e finanziari del 2009 e del 2010 (periodo di osservazione), l’andamento del settore merceologico d’appartenenza nel periodo di crisi, la propensione all’investimento, l’innovazione di prodotto e di processo e le politiche commerciali e di marketing, i valori etici e la trasparenza finanziaria.

SMI S.p.A.: menzionata per “Ricerca & Sviluppo”, è oggi uno dei maggiori costruttori di macchine di imballaggio a livello mondiale. Le origini di Smi risalgono alla metà degli anni ’70, quando Luigi Nava apre l’omonima officina meccanica a San Pellegrino Terme (Bergamo). Smigroup è oggi costituito dalla società madre SMI con le proprie divisioni interne (Smiflexi, Smiform, Smiline, Smipal, Smimec, Smitec), dalle società controllate SMIPACK, SMILAB e SMIENERGIA e da una rete di filiali che supportano l’attività di vendita ed assistenza post-vendita. Nel corso del 2010, ha registrato un fatturato, pari a 70,11 milioni di Euro, valore della produzione (+13% sul 2009). Tra i maggiori clienti spiccano i principali produttori di food & beverage, tra cui Nestlè, Danone e Unilever. Secondo la Giuria, “Ha continuato un processo di R&D che ha condotto l’azienda ad essere oggi un leader mondiale nella produzione di beni di investimento durevole, posizione raggiunta grazie ad innovazioni di prodotto e al processo di internazionalizzazione che le ha consentito di raggiungere rilevanti quote anche sui mercati internazionali, sapendo affiancare a questa crescita una costante attenzione per i valori sociali e formativi”.

Le altre 4 aziende finaliste sono state:

· Cav. Uff. Giacomo Cimberio S.p.A.:, menzionata per l’”Internazionalizzazione di valori italiani”, l’azienda di San Maurizio d’Opaglio (NO) fondata nel 1957, opera nella progettazione, produzione e commercializzazione di valvole e componentistica in ottone per i settori termoidraulico, climatizzazione, reti di distribuzione gas e acquedottistica. Fa parte del famoso distretto del “Rubinetto” dell’alto novarese. La società ha registrato nel 2010 un fatturato di 50,69 milioni di Euro (+9% sul 2009), con l’intera produzione concentrata negli stabilimenti di San Maurizio d’Opaglio e Pogno (NO). Cimberio è sempre più protesa verso il raggiungimento di una qualità ogni giorno migliore, più sensibile e attenta alle tematiche sociali, ambientali e al rispetto delle persone. I motivi di superamento della crisi sono stati flessibilità, qualità, innovazione di processo e vicinanza alla clientela. Secondo la Giuria, “Ha saputo inserirsi sui mercati internazionali, dove è apprezzata per qualità ed efficienza, raggiungendo un ratio di esportazioni pari al 90% del fatturato, pur mantenendo l’intero processo produttivo localizzato in Italia in un mercato molto difficile come la meccanica e in particolare, la rubinetteria, devastato negli anni precedenti dalla concorrenza cinese”.

· Continuus Properzi S.p.A.: menzionata per l’”Innovazione di processo”, fondata nel 1947, a Milano, realizza macchine e impianti per la colata e laminazione dei metalli. Negli anni della seconda guerra mondiale la società produceva grandi quantità di fili metallici (MP acciaio e ferro). Negli anni ’50 e ’60 progetta e brevetta la colata continua e la laminazione diretta. L’azienda, alla cui guida vi è la seconda generazione, nel 2010 ha fatturato 49,16 milioni di Euro (in linea con l’esercizio precedente). CP non ha risentito particolarmente della crisi 2008-2009, in quanto, forte nella prima industrializzazione (India e Cina) e di un enorme carico di ordini, oltre all’elevata liquidità aziendale, ha fatto fronte alle modificate condizioni economiche europee. Secondo la Giuria, “Ha saputo studiare e in procinto di realizzare una completa evoluzione dei macchinari prodotti finalizzata ad assecondare, con la medesima qualità, le richieste provenienti sia dal mercato tradizionale sia dai nuovi mercati emergenti ed è stata in grado di entrare in modo diretto in altre nicchie di beni di investimento durevoli per le lavorazioni dei metalli non ferrosi ed in particolare di alluminio e rame”.

· NGM Italia S.r.l.: menzionata per “Politiche di Marketing”, la società, di Santa Maria a Monte (PI) è stata costituita all’inizio del secolo risultando quasi inattiva per anni, fino al’intuizione del socio e presidente Stefano Nesi che, nel 2008 intravede nuove possibilità nel campo della telefonia mobile, con un cellulare innovativo che consente di gestire contemporaneamente due diverse SIM card. La società, a partire dal 2008, ha iniziato la propria attività di produzione e vendita di telefoni cellulari, fatturando nel 2010 31,23 milioni di Euro (+258% sul 2009). La società ha superato la crisi sviluppando nuovi prodotti e puntando su un design innovativo, ritenuto più adatto per la realtà italiana, rispetto ai colossi mondiali della telefonia e sviluppando software per cellulari Dual SIM. Inoltre ha pesantemente investito in pubblicità, affinché i consumatori riconoscessero immediatamente il marchio NGM. Secondo la Giuria, “Ha avuto la capacità di indirizzare le proprie politiche di marketing al lancio e al sostegno di un prodotto innovativo e ha dimostrato efficacia nelle scelte che hanno trovato riscontro nella crescita della società, in un settore che sta certamente attraversando una fase di maggiore maturazione”.

· Ponti S.p.A.: menzionata per l’”Innovazione di prodotto”, fondata nel 1867 da Giovanni Ponti, “agricoltore e produttore di vino e aceto”. Oggi, alla quinta generazione, il Gruppo di Ghemme (NO), produce due grandi famiglie di prodotti: aceto (55%) per il quale è leader e verdure conservate in olio e aceto (45%). Nel 2010 ha fatturato 111,17 milioni di Euro (+0,1% sul 2009). Ponti non ha risentito particolarmente della crisi, seppur il settore alimentare abbia conosciuto una flessione, grazie a qualità, know-how, investimenti in comunicazione, una forte spinta verso l’internazionalizzazione e l’innovazione di prodotto che hanno contribuito a non risentire di questa flessione. Secondo la Giuria, “Ha saputo innovare la propria gamma prodotti in un settore difficile e molto tradizionale come quello alimentare, con margini stabili o decrescenti anche a causa del potere esercitato dalla GDO, creando la nuova nicchia dei condimenti a base di aceto grazie alla Glassa Gastronomica a base di aceto balsamico di Modena IGP, elemento che ha comportato crescita in campo nazionale e internazionale, sempre investendo in pubblicità e processo produttivo”.
“Il Premio Le Tigri del 2010 deve rappresentare un importante impulso e stimolo affinchè l’azienda continui il suo percorso di crescita lungo la strada intrapresa, al fine di migliorare quanto fatto e puntare a nuovi importanti obiettivi” ha dichiarato Manuel Bonanomi, Direttore Amministrativo del Gruppo Smi.
“Siamo particolarmente soddisfatti della seconda edizione del Premio – precisa Marco Livio, Presidente di TickMark S.p.A. – sia per la crescita numerica in termini di aziende partecipanti che per la qualità delle stesse in un momento comunque difficile della congiuntura, sebbene connotato da qualche segnale di ripresa. Credo che questa iniziativa proseguirà con un successo sempre maggiore che sarà accompagnato da una crescente attenzione mediatica per il mondo delle PMI, cosa che era dichiaratamente negli obiettivi del nostro progetto e dell’idea di questo riconoscimento. Stiamo già lavorando all’edizione 2011, per la quale, grazie anche al contributo dei partners dell’iniziativa, abbiamo già in cantiere alcune novità”.