A denunciarlo il coraggioso anchorman Vladislav Sorokin su Facebook: col suo ‘Social Network’ vuole dare spazio alla societa’ civile, all’informazione libera, all’educazione e alla moralita’
Se in Italia ha fatto storia l’editto di Sofia con il quale nel 2002 Berlusconi tappò la bocca a Biagi, Santoro e Luttazzi e oggi fa discutere quello minacciato da Grillo contro Floris, Formigli et altri, in Russia, la libertà di stampa non se la passa meglio.
A Mosca, infatti, è stato censurato un programma televisivo dedicato al divorzio di Vladimir Putin.
Il presidente lo ha annunciato assieme all’ex moglie Lyudmila giovedì, in diretta tv, uscendo dal balletto Esmeralda nell’ex Palazzo dei Congressi specificando che è stata una decisione presa di comune accordo.
Ma tant’è: la televisione di stato Ort ha deciso di non mandare in onda il programma ”Social Network” dell’anchorman Vladislav Sorokin che conteneva un servizio (ironico) sui consigli da dare al neo scapolo a proposito delle 16 fotografie da inserire nel suo profilo online per cuori solitari.
Il programma, fra l’altro, era stato rifatto all’ultimo momento per via delle pressioni del municipio su un altro tema a rischio, quello delle dimissioni del sindaco di Mosca Sergei Sobyanin.
A denunciarlo e’ stato lo stesso Sorokin sulla sua pagina Facebook. Ort ha iniziato le trasmissioni lo scorso 19 maggio. La sua linea editoriale e’ quella di dare voce alla societa’ civile, all’informazione libera, all’educazione e di promuovere i valori della moralita’ in Russia. Tutte cose che a chi detiene il potere e ha poca dimestichezza con la democrazia poco piacciono. Ad ogni latitudine.