Il Pdl a Roma si gioca il tutto per tutto: ecco lo spot di Berlusconi pro Alemanno

Il Cavaliere come vent’anni fa quando si schierò con Fini nella corsa al Campidoglio. Allora non ebbe successo. Ora ci riprova. E, con le note dell’inno di Forza Italia, è tutto come la prima volta. Tranne Facebook

di Giovanni Santaniello

Lui è un maestro nel recuperare l’avversario in campagna elettorale. Così, non si è fatto pregare quando si è trattato di giocare il tutto per tutto nel tentativo di dare una mano a Gianni Alemanno. Domenica è in ballo la poltrona di sindaco di Roma e il numero uno delle missioni impossibili (nonchè del Pdl) Silvio Berlusconi non poteva rimanere in panchina. Così ha registrato e messo sulla sua pagina Facebook uno spot di 45 secondi a favore del primo cittadino uscente.

Ci voleva: non butta affatto un buon vento dalle parti del suo comitato elettorale. Il primo turno delle amministrative della Capitale ha sentenziato che il candidato del Pd, Ignazio Marino, raccoglie 12 punti in più di Alemanno e lo costringe ad affrontare un ballottaggio da sfavorito, partendo dal 30% anzichè il 42% del candidato del centrosinistra.

Per questo si è avvertita la necessità di andare tutti all’attacco nel tentativo di difendere l’enclave azzurro del Campidoglio. E, come conviene ad un vero condottiero, si è buttato in avanti prima lui, l’uomo dei miracoli elettorali chiamato Silvio Berlusconi.

”Mi raccomando, andate a votare e scegliete la competenza, l’esperienza, la serieta’ di Gianni Alemanno sindaco della nostra capitale”.

In un contesto da salotto, con lui in primo piano e un divano, dei fiori e un lume in secondo, il milanese Berlusconi ha così esortato i romani: ”Domenica e lunedi’ siete chiamati ad una scelta decisiva che riguarda personalmente ogni cittadino di Roma. Non affidatevi a un sindaco che non e’ della città, che non sa nulla di Roma, che non ne conosce la vita e i problemi (Marino è genovese, ndr). Gianni Alemanno (che pure è solo romano d’adozione essendo nato a Bari, ndr), invece, di Roma conosce tutto. Ha lavorato bene per cinque anni, sa cosa c’e’ bisogno di fare per migliorare Roma e la vita dei romani”.

E quindi: esattamente vent’anni dopo il suo primo endorsement politico che fu proprio in occasione di una competizione elettorale comunale di Roma (il Cavaliere si dichiarò a favore di Fini contro Francesco Rutelli, ma senza fortuna), aldilà degli scandali che hanno segnato la carriera politica sua e di Alemanno (ferocemente contestato l’altro giorno presso il Bar dei Cesaroni), Berlusconi torna alla carica, con un tono un po’ più dimesso, ma come se fosse la prima volta. Cambia solo la piattaforma. I messaggi del Cavaliere si diffondono non più in videocassetta, ma sul social network più diffuso al mondo.

Come dire: la Terra gira. Cambia un po’ tutto. Resiste solo (o quasi) lui, il 76enne più arzillo d’Italia. Non ci credete? Ascoltate la musica che fa da sottofondo allo spot di questa mattina: è quella dell’inno di Forza Italia. Il partito da lui creato a gennaio del 1994, ma che sarebbe anche morto nel 2007 essendo confluito assieme ad An nel Pdl. Il partito di Alemanno.