Dieci anni e non sentirli

Arrivano le polemiche anche per lo spot di Sisley Young

di Nicol Garutti

Ormai si è capito.  Più la pubblicità di un prodotto è discutibile e fa scalpore, più se ne parla e gli fa acquistare visibilità. Uno strano meccanismo, questo.

Negli ultimi mesi ci hanno abituati a campagne pubblicitarie spesso provocatorie, sessiste e, talvolta, anche offensive. Ogni giorno sentiamo parlare di stereotipi di genere, strumentalizzazione del corpo femminile, diversità di sessi e oggettivazione sessuale.

Su alcuni spot, c’è poco da discutere. Prendono una donna che, se vestita, nella migliore delle ipotesi indossa qualcosa che lascia ben poco all’immaginazione. Sguardi ammiccanti e pose provocanti. Cerchiamo, però, di non fare di tutta l’erba un fascio.

Sisley, il noto marchio di moda del gruppo Benetton, ha lanciato la nuova campagna primavera/estate 2013. Per farlo, ha ideato uno spot e una campagna pubblicitaria che stanno facendo discutere.

Labbra carnose, minigonne e pose seducenti. Qualcosa di strano o di diverso dal solito? No. Se non fosse che la campagna in questione è quella della collezione Sisley Young, per ragazzini sotto i 14 anni. Non è la prima volta che Benetton adotta strategie di questo tipo per farsi pubblicità. Anche l’anno scorso, infatti, la campagna che ritraeva un bambino conteso tra due bambine che lo baciavano, aveva sollevato diverse polemiche.

Bambini, quindi, rappresentati come se fossero adulti. Con gli stessi atteggiamenti, la stessa sicurezza e la stessa sfrontatezza nell’apparire. Ognuno è libero di farsi una propria opinione.