Agli Internet Days di Milano
Un brand forte e’ di vitale importanza, da’ a qualunque azienda la possibilita’ di poter assumere i migliori talenti, in modo rapido ed economico. Crea vantaggio competitivo, a prescindere dalla dimensione dell’impresa. E i social network hanno amplificato questo processo.
E’ quanto emerge dagli Internet Days in corso a Milano, dove, nel corso di un workshop di LinkedIn (‘The Transformational Power Of Employer Brand’), si e’ fatto il punto su quanto vale l’immagine dell’azienda e quanto essa e’ importante ai fini dell’attrazione di talenti.
Del rapporto tra le aziende e l’employer brand hanno parlato il Country Manager di LinkedIn Italia e Spagna, Marcello Albergoni, e Federico Ascari, Social & Digital Communication at Telecom Italia, per raccontare l’esperienza della propria azienda con gli strumenti di LinkedIn.
Le aziende con un forte employer brand, dicono gli esperti di Linkedin, hanno una percentuale di costo per assunzione fino al 50% piu’ bassa delle altre aziende, oltre a una percentuale piu’ bassa del 28% di turn-over aziendale. E da un recente sondaggio realizzato da LinkedIn, intervistando i responsabili delle risorse umane delle piu’ grandi aziende al mondo, e’ emerso che l’83% degli intervistati ha dichiarato che la forza del brand ha un impatto significativo sulla loro abilita’ di assumere un talento.
Anche in un periodo di contrazione economica come quello attuale, le aziende non spendono meno degli anni precedenti nell’employer brand: il 40% dichiara di spendere la stessa cifra, il 51% spende addirittura di piu’.
“Non mi sorprende affatto – dichiara Marcello Albergoni – che le aziende facciano sempre piu’ affidamento sull’employer brand. Le aziende, non solo le piu’ illuminate, grandi e famose, sanno oramai che non si puo’ prescindere, soprattutto in un momento come questo, dai propri valori, da condividere in primis con gli impiegati, che possono e devono diventare dei veri e propri ambasciatori dell’azienda e dei valori stessi. Un’azienda con dei valori, condivisi anche fuori dal proprio ambiente, e’ sicuramente apprezzata dai migliori talenti in circolazione. Anche da quelli, i cosiddetti ‘talenti passivi’, che non stanno necessariamente cercando lavoro in questo momento”.
“Lo stesso succede agli italiani – prosegue Albergoni – che fanno sempre piu’ affidamento sul personal branding e sul networking online, per ottenere maggiore visibilita’ professionale. Quello che una volta si faceva al bar, magari davanti a un caffe’, adesso lo si fa comodamente su LinkedIn. E, a proposito di valori, sono sempre di piu’ le persone che si rendono conto che i propri genitori devono necessariamente rappresentare una parte centrale e attiva del proprio network. Hanno un grosso bagaglio di esperienza e di certo anche una conoscenza del mondo del lavoro, sia attuale che passato. Ma, a causa soprattutto delle professioni nate grazie all’esplosione di Internet, non sempre i genitori sanno in cosa consista il lavoro dei figli”.
“Ed e’ anche per questa ragione – conclude – che LinkedIn ha lanciato recentemente un’iniziativa a livello internazionale, Bring In Your Parents Day, che avra’ luogo giovedi’ 7 novembre in 14 Paesi differenti (tra questi anche l’Italia), e che consiste nell’invitare i genitori a visitare la propria azienda, per capire meglio in cosa consiste il lavoro dei figli. Perche’ i genitori possono rappresentare un grosso valore aggiunto”.