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Educazione alimentare, saper stare in cucina e a tavola, buone relazioni tra grandi e piccini: queste le tematiche del progetto, sviluppato in collaborazione con un team di pediatri, nutrizionisti e psicologi, per offrire a docenti e famiglie un kit di strumenti ideati per supportarli nel delicato compito di ispirare e trasmettere ai piccoli alunni modelli alimentari e relazionali corretti.
Oltre ai kit, contenenti Quaderni Gioco per le classi, un piccolo manuale per le famiglie, poster e gift per giocare e inventare con i bambini, il progetto prevede due concorsi, off line per le scuole e on line per le famiglie, che mettono in palio “Una serata di gala da grandi Chef”, weekend gastronomici-culturali per le famiglie e altri premi per la scuola.
“Il progetto sviluppato per Barilla” commenta Giulia Campagnoli, strategic planner di d&f, “conferma il crescente interesse da parte delle aziende verso modalità di comunicazione in grado di accrescere l’autorevolezza dei brand e di stimolare la consapevolezza dei giovani verso tematiche di interesse sociale, come la sana e corretta alimentazione e le relazioni in famiglia. Un obiettivo raggiungibile in modo efficace solo attraverso strumenti e strategie adeguate e l’utilizzo delle competenze necessarie per confrontarsi con la scuola”.
Il trend non riguarda solo le aziende del comparto alimentare: nel biennio 2010- 2011 infatti, oltre ai progetti ideati per Barilla, Fratelli Carli, Mielizia e Consorzio del Parmigiano Reggiano, si affidano a d&f anche l’azienda cosmetica Paglieri, con un progetto dedicato all’igiene personale, l’azienda di prodotti tissue ecologici Lucart e Consorzio PattiChiari, l’organismo di Abi (Associazione Bancaria Italiana) per l’educazione finanziaria dei cittadini.
“L’interesse e l’adesione delle scuole e la partecipazione attiva delle famiglie –spiega Stefano Braga, A.D. d&f comunicazione – stanno confermando che i progetti edutainment, promossi da soggetti privati, sono apprezzati e attesi ogni anno scolastico, specie ove questi offrano percorsi di qualità con elevate componenti di servizio e dialogo”.
“Inoltre – continua Braga – la difficile situazione della scuola italiana aumenta l’appetibilità dei progetti edutainment: gli istituti sono più interessati ai benefit ottenibili (materiali didattici, premi tecnologici) e le imprese stesse vedono nell’edutainment una modalità concreta per contribuire allo sviluppo delle future generazioni. I progetti edutainment si confermano quindi una reale opportunità per costruire una relazione tra la scuola e le aziende che detengono un bagaglio di valori ampiamente condivisibile e amplificabile”.