A Milano il caso del profumo l’Acquarossa di Fendi
Chissà se questa sarà considerata sessista. Trattasi della pubblicità del profumo l’Acquarossa di Fendi. Da oggi, sugli spazi dell’Azienda Milanese dei Trasporti, è apparso il manifesto che vede una modella, in abiti assai leggeri e che lasciano scoperte molte parti del corpo, adagiata su una statua di marmo, come se fosse il suo uomo.
L’immagine basta osservarla un po’ affinché rimandi al kamasutra.
Ma il sesso davvero aiuta a vendere un prodotto? Uno studio pubblicato sul Journal of Consumer Research e su Conversazioni Marketing ha dimostrato che non sempre l’equazione vale.
Se la pubblicità è troppo sexy, ad esempio, c’è il rischio che il brand associato non venga ricordato. Certo, molto dipende se si guarda il tutto con occhi di donna o di uomo. Le prime, solitamente, non approvano immagini assai spinte. Preferiscono solo le allusioni.
Sarà il caso del manifesto di Acquarossa? E dire che appena una settimana fa, il Comune di Milano si era impegnato a dare gli spazi solo a pubblicità a prova di discriminazione sessista. Fendi ha superato la prova?