Luca Barisonzi è testimonial della campagna di raccolta fondi di AUS Niguarda Onlus

Ogni anno in Italia sono circa 2.000 le persone che subiscono gravi lesioni al midollo spinale. A queste si aggiungono i bambini affetti da spina bifida, una malformazione congenita che comporta gravi disabilità motorie e funzionali a carico di diversi organi e apparati e che si verifica nel nostro Paese in una gravidanza su 1300.
Per queste persone raggiungere un grado di autonomia soddisfacente nella vita quotidiana è possibile, ma è un traguardo che passa attraverso lunghi periodi di cure e riabilitazione.
La riabilitazione globale delle persone con lesione midollare, che deve avvenire in strutture adeguate, come le Unità Spinali Unipolari(USU), non può però fermarsi alla sola dimensione sanitaria: occorre aiutarle a riprogettare la propria vita all’insegna della massima autonomia possibile.

Per questo AUS Niguarda – Associazione Unità Spinale Niguarda Onlus, associazione di volontariato che ha contribuito alla realizzazione dell’Unità Spinale Unipolare presso l’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano, si prefigge ora di realizzare il centro polifunzionale Spazio Vita, in collaborazione con ASBIN Onlus – Associazione Spina Bifida e Idrocefalo Niguarda e ASBI – Associazione Spina Bifida Italia. È questa la struttura in cui si svolgeranno tutte le attività socio-integrative del percorso di riabilitazione e dove chi riporta una disabilità a causa di una lesione al midollo spinale o nasce affetto da spina Bifida potrà trovare tutto il supporto e le informazioni utili a reinserirsi nel tessuto sociale.
Per finanziarne la costruzione, dall’8 al 28 ottobre, è attiva una campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite sms solidale al numero 45597.

Testimonial della campagna è Luca Barisonzi, primo caporal maggiore degli alpini ferito durante una missione in Afghanistan nel 2011, che dopo aver subito una lesione alla spina dorsale, grazie all’Unità Spinale di Niguarda, ha potuto ricostruirsi una nuova vita, seppur con le gravi limitazioni legate alla disabilità riportata.

Lo Spazio Vita, una struttura di 490 mq con un cortile coperto di 60 mq adiacente all’edificio dell’USU, sarà rivolto alle persone para tetraplegiche e ai bambini e ragazzi con Spina Bifida.
Le attività che si svolgeranno presso il centro hanno un impatto sociale di portata nazionale, sia per l’incidenza dei pazienti seguiti in USU provenienti da fuori Regione, che sono il 30%, sia per la richiesta di corsi di formazione e aggiornamento del personale dedicato proveniente dal territorio regionale e nazionale e, infine, per la richiesta di interventi di riabilitazione proveniente da pazienti di altre Regioni.
Queste attività integrano quelle previste dal programma riabilitativo dell’Unità Spinale ed esulano dai servizi di cura sanitaria previsti dal SSN.
Il progetto prevede l’implementazione delle attività socio assistenziali integrative della riabilitazione ad oggi insufficienti a soddisfare le richieste; l’introduzione di nuove attività ludiche per i bambini, laboratori artistici e musicali, aula informatica, spazio per la Pet Therapy, corsi per i Care Giver, aule per attività di counselling psicologico e segretariato sociale, sala convegni, sportelli informativi e uffici delle associazioni attive presso l’Unità Spinale.

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