Al Teatro Fraschini di Pavia, Due di Noi con Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino

di Giacomo Aricò

Il Teatro Fraschini di Pavia ospita in questi giorni una divertente commedia sul tema della coppia dal titolo Due di Noi. Si tratta del testo teatrale di debutto che il giornalista inglese Michael Frayn scrisse nel 1970, un testo che ancora oggi, dopo oltre quarant’anni, mantiene intatta tutta la sua freschezza. Tre atti unici che vedono sotto i riflettori due attori amatissimi del piccolo schermo come Emilio Solfrizzi e Lunetta Savino, entrambi pugliesi e affiatati più che mai.  Tre situazioni diverse per tre coppie diverse. Nel primo atto Black and Silver i due coniugi tentano di rispolverare il loro rapporto tornando nell’albergo veneziano della loro Luna di miele, alla ricerca di una affinità, soprattutto intima, resa difficile dal rumoroso e insonne neonato che ha portato un netto prima e dopo alla loro storia. I genitori sono impacciati e pasticcioni, desiderosi di fare una vacanza tranquilla e rilassata. Nel letto matrimoniale vizi e difetti degli Uomini e delle Donne, lei che parla troppo, lui che si addormenta russando. Amarezza che prevale sulla dolcezza.

Nel secondo atto, Mr. Foot, i due interpreti comunicano l’incomunicabilità della coppia: la moglie dialoga ormai solo con il piede irrequieto e mai fermo del marito perché l’uomo è inesorabilmente indifferente. I tentativi di lei di fare ingelosire lui sono vani e ripetuti, così come i bicchieri di alcool che si versa la Savino per tirarsi su. La traduzione italiana di “Mister Zampetta” rende meno pesante una situazione in cui si ride meno perché angosce e profonde delusioni sono più tangibili. Un duello tra il fiume di parole della donna e il tattico e inamovibile mutismo dell’uomo. Entrambi esausti alla fine di questo impari scambio di battute.

È sicuramente con il terzo atto, Chinamen, che si ride di più. I due attori interpretano con versatilità e di gran corsa (cambiando abiti e parrucche in pochi secondi) due personaggi ciascuno in una fallimentare cena in casa tra ‘amici’. Marito e moglie si amano ma non si intendono: invitano, per errore, una coppia di amici appena separati e il nuovo giovane spasimante di lei. Tra un equivoco e l’altro, in un susseguirsi incalzante di situazioni, si nota sullo sfondo la società inglese degli anni Settanta, alle prese con problemi legati alla separazione e al desiderio di aperture e permissività all’interno del nucleo familiare. Alla fine i due attori se ne infischiano degli altri e se ne vanno a mangiare in un ristorante cinese.

In Due di Noi il regista Leo Muscato dirige la commedia dando libertà di interpretazione alla coppia di Bari Solfrizzi-Savino, che già lavorarono insieme nei film di Cristina Comencini (Matrimoni, 1998 e Liberate i pesci, 2000). Liberando appieno la loro spiccata vena comica, trascinano il pubblico ad un susseguirsi di risate mai fini a se stesse, ma sempre incatenate con la storia. La scenografia non cambia mai per tutto lo spettacolo, loro invece invecchiano, ringiovaniscono, si ubriacano, si stressano, si cercano e si allontanano. Al Teatro Fraschini di Pavia (il debutto di venerdì 9 marzo e repliche il 10 e l’11), il pubblico si è divertito molto. Ovviamente tante coppie assistevano allo spettacolo ‘della coppia’. Un motivo per riderci sopra, per affrontare con il sorriso le eterne divergenze tra uomo e donna. Riflettere sul tema, in fondo i personaggi sono Due di noi, due come Noi.