ROLLING STONE NUOVI EDITORIALISTI E ART DIRECTOR

In quest’ultimo anno, sono state pubblicate interviste ai maggiori esponenti politici italiani (da Rosy Bindi ad Antonio Di Pietro, da Nicki Vendola al sindaco di Firenze Matteo Renzi), inchieste (quella in corso, sulla Lega, che culmina nel numero di aprile con una informale chiacchierata con Umberto Bossi sul suo – documentato – passato da cantautore, e sulle ipotesi di successione futura alla guida del Partito) e attenzione alla società italiana (come quella dei movimenti studenteschi contro la riforma Gelmini, commentata recentemente per Rolling Stone dal filosofo Umberto Galimberti). Per questo si è deciso, ad inizio 2011, di dare un ulteriore impulso in questa direzione.
Il direttore Carlo Antonelli ha coinvolto come consulente “at large” un giornalista e commentatore culturale, in particolare di “cose” americane, come Stefano Pistolini de “Il Foglio” (anche autore e conduttore di programmi per Radio 24 e, attualmente, a Rai5 come autore della striscia quotidiana “CoolTour”). Rinnovata, inoltre, la squadra degli editorialisti: il filosofo Gianni Vattimo al posto di Aldo Busi (è altrettanto polemico, ma in modo più strutturato, come visto recentemente ad “AnnoZero” con Santoro), il giornalista economico Oscar Giannino (magnifico per il suo stile sartoriale unico, editorialista di “Panorama”: scriverà per Rolling Stone Italia una rubrica sull’economia nazionale) e il giurista Stefano Rodotà (editorialista di prima pagina di “Repubblica”: si occuperà di una rubrica sui nuovi diritti del cittadino nell’era digitale, suo tema di battaglia da anni).

Altro elemento di eccezione è la crescente rilevanza internazionale del mensile, che ha portato alla testata collaboratori da tutto il mondo di altissimo prestigio che non hanno mai scritto per l’edizione americana: basti solo pensare che lo speciale Design del numero di aprile verrà curato per RS Italia dalle più importanti critiche mondiali del settore, Alice Rawsthorn (che tiene una pagina settimanale sull’International Herald Tribune, considerato lo spazio critico più importante del comparto) e da Paola Antonelli (nessuna parentela col direttore, è la curatrice del design per il MOMA di New York e autrice delle più belle mostre sul progetto contemporaneo). Le due hanno stilato per Rolling una lista dei 20 nomi caldi del decennio a venire (2010-2020), che costituirà di certo un evento assoluto durante i giorni del Salone.

Last but not least, l’arrivo sulla tolda di comando del giornale di Davies Costacurta e Marco Velardi, i nuovi art director che firmano Rolling Stone dal numero di aprile. Velardi è fondatore dell’agenzia SM Associati (che divide con Davies Costacurta e Sean Bealchini, fotografo) e co-direttore del magazine “Apartamento”, un piccolo fenomeno editoriale. Insieme a Davies Costacurta, Velardi ha firmato il recente e apprezzato restyling di Casamica e varato l’art direction di un nuovo trimestrale di fotografia, Fantom, concepito tra Milano e New York.

Matteo Maresi, vice caporedattore di Rolling Stone, è la nuova Iena de Le Iene (Italia 1), una ennesima riprova delle grandi capacità di scouting di talenti del mensile di Editrice Quadratum.

Il numero di aprile” dice Enrico Torboli, responsabile marketing di Rolling Stone, “che dedica la copertina al ritorno in Italia di Roger Waters con il mitico The Wall, ci dà l’opportunità di fare un positivo bilancio sull’andamento pubblicitario di questi primi mesi. Il fascicolo di aprile fa registrare una crescita in pagine tabellari pari al 8% sullo stesso mese del 2010. Se guardiamo poi ai fatturati, la performance della raccolta tabellare nel primo quadrimestre 2011 in confronto allo stesso periodo dell’anno precedente è davvero eccellente: un +26% che fa bene sperare per il prosieguo dell’anno grazie al grande contributo di 24 Ore System, arrivata un anno fa, proprio ad aprile 2010

Rolling Stone è media partner di “Just another brick in the wall”, un’esposizione fotografica organizzata da Photographia e dedicata ai Pink Floyd attraverso le splendide immagini di alcuni fotografi internazionali. Milano, dal 7 al 20 aprile 2011.