Il fil rouge concettuale della campagna, che racconta un’altra storia italiana, questa volta interpretata dal grande regista Paolo Virzì, è il segno, la scrittura. Attraverso la scrittura e il disegno, sulle note del brano “La cura” di Franco Battiato, si visualizzano i progetti concreti che AXA/MPS aiuta a proteggere. Ecco quindi che la protezione casa è raccontata attraverso il promemoria su uno scatolone durante un trasloco, la previdenza con le parole “anche domani” tracciate sulla sabbia di una spiaggia, la protezione della famiglia con una pagina evidenziata di un libro sulla gravidanza letto dai due futuri genitori e la protezione della salute con lo scarabocchio di un bambino sul gesso del papà che si è rotto una gamba. Sono solo alcune delle tranches de vie che si susseguono nel film, vari progetti, tutti diversi, tutti personali; la banca appare solo nel finale, discreta, presente come sempre, per dirci che ci è vicina anche nella protezione delle piccole grandi cose della vita di tutti i giorni. E il segno della scena finale è la firma che il gestore AXA/MPS pone all’interno della filiale Montepaschi sulla polizza stipulata da una giovane coppia, come simbolo della protezione di tutti i progetti visualizzati nello spot.
I tagli degli spot sono due soggetti da 30” e quattro da 15”, due dei quali dedicati singolarmente alle soluzioni di protezione per la famiglia e la previdenza. La direzione creativa è di Mario Catoni e Francesco Leonini, mentre la produzione è di BlowUpFilm.